12 Gennaio 2023 - 11.31

Ripartono incentivi per acquisto veicoli, Ascom: “Opportunità per mobilità sostenibile”

Nei giorni scorsi si è riaperta la possibilità, per chi intende acquistare una nuova auto (ma anche determinate categorie di motocicli, ciclomotori e veicoli commerciali elettrici) di ottenere i nuovi incentivi governativi. Sul piatto ci sono ben 630 milioni di euro, dei quali 575 destinati ai privati, ovvero persone fisiche, che intendono acquistare un’auto a bassa emissione, mantenendo la proprietà dei veicolo per almeno 12 mesi.
“È un’opportunità molto interessante, che permette all’acquirente di chiedere alla concessionaria, presso cui effettua l’acquisto, di “scontare” il prezzo finale con un’agevolazione tanto più consistente, quanto più basso è il livello di emissioni del veicolo – spiega Vittorino Bisson, presidente dell’Associazione Concessionari Ufficiali Autoveicoli di Confcommercio Vicenza -. Si tratta senza dubbio di un ulteriore passo sulla strada della transizione verso una mobilità più sostenibile, anche se è chiaro che per arrivare ad una sostituzione dell’attuale parco circolante con vetture ad emissioni zero si deve ancora lavorare molto, in particolare sulle infrastrutture, come l’installazione delle colonnine di ricarica”.
Non a caso l’incentivo non riguarda solo, ad esempio, le auto elettriche ed ibride plug in (ovvero ricaricabili), certamente le più “virtuose” sul fronte delle emissioni, ma anche l’acquisto di vetture che hanno emissioni da 61 a 135 g/Km di CO2: “Stiamo parlando – spiega il presidente Bisson – di molte vetture a benzina o a gasolio di ultima generazione, oltre che delle più classiche ibride, che hanno prezzi sicuramente più alla portata di un consumatore medio e che allo stesso tempo, però, garantiscono un ridotto impatto ambientale”. Per il presidente dei concessionari aderenti a Confcommercio è questo l’incentivo che sarà con tutta probabilità più gettonato: “Il rapporto tra lo sconto praticato, vale a dire 2 mila euro, e il prezzo medio di questo tipo di auto rende particolarmente conveniente l’acquisto – spiega -; inoltre è anche un’agevolazione particolarmente virtuosa, perché si può ottenere solo se si rottama un veicolo almeno Euro 4 e toglie dunque dalla circolazione i mezzi più inquinanti. Peccato aver destinato solo 150 milioni per questa fascia di veicoli”.
La maggior parte del fondo incentivi, infatti, è destinato all’acquisto di auto ad emissioni zero o comunque estremamente limitate (ad esempio elettriche o ibride plug) che hanno, a parte alcune eccezioni, costi ben più elevati e dunque sono meno abbordabili dal consumatore medio. Qui gli incentivi vanno dai 5 mila euro in caso di rottamazione di una Euro 4 (e 3 mila euro senza rottamazione) per il livello di emissione fino a 20 g/Km di CO2 e di 4 mila euro in caso di rottamazione (e 2 mila euro senza) per i veicoli da 21 a 60 g/Km di emissioni di CO2.
Come si diceva gli incentivi, attivi per l’annualità 2023 e comunque fino all’esaurimento dei fondi, riguardano anche i motocicli e i ciclomotori appartenenti ad una delle categorie da “L1e” a “L7e”, elettrici o non elettrici con classe Euro non inferiore a 5;  i veicoli commerciali di categoria “N1” e “N2” elettrici (con limiti legati alla massa totale a terra) e i veicoli acquistati per autonoleggio, ma solo con emissioni fino ad un massimo di 60 g/Km di CO2.

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