SALUTE – Disturbi alimentari, nelle farmacie vicentine uno sportello itinerante
Fare rete nel territorio, per sensibilizzare la popolazione e fornire un primo livello di informazione a chi necessita di aiuto e consigli per affrontare un male – quello dei disturbi del comportamento alimentare – che ancora oggi troppo spesso viene nascosto o sottovalutato. È questo l’obiettivo del progetto di collaborazione avviato da Federfarma Vicenza e Associazione Midori, con il supporto dell’Ordine dei Farmacisti, dell’ULSS 8 Berica e di altri partner: dal mese di ottobre fino a marzo 2019 presso le farmacie aderenti nel territorio dell’ULSS 8 Berica sarà presente uno sportello itinerante, dove un gruppo di volontari distribuirà gratuitamente materiale informativo e sarà a disposizione del pubblico per fornire informazioni e indicazioni utili sui servizi e sulle strutture presenti sul territorio, tra i quali un ruolo fondamentale hanno i gruppi di auto mutuo aiuto per familiari, oltre naturalmente ai centri di cura. «Questa iniziativa con le farmacie vicentine – spiega Antonella Cornale, presidente della onlus vicentina – è il primo passo per la creazione di una “rete sociale” per fare informazione, sensibilizzare, imparare a riconoscere i primi sintomi e contribuire ad una diagnosi precoce. Per raggiungere questo obiettivo vogliamo mettere insieme l’Associazione, le famiglie, i farmacisti e naturalmente i pediatri e i medici di medicina generale. Lo sportello itinerante sarà soprattutto questo: uno spazio protetto di ascolto e accoglienza, dove i volontari raccoglieranno le richieste di aiuto, ma anche le semplici preoccupazioni di genitori, zii, fratelli e sorelle, nonni, amici, attivando così una rete di sostegno con il coinvolgimento delle farmacie e se necessario dei medici di medicina generale e dei pediatri. Tutto questo per “creare ponti di speranza e abbattere i muri del pregiudizio».
In base a contenuti delle segnalazioni raccolte, infatti, i volontari potranno suggerire di contattare il medico o pediatra di riferimento, per richiedere una prima visita valutativa presso i centri di cura proposti. Una misura, questa, fondamentale per non perdere tempo prezioso: spesso infatti accade che le famiglie, non conoscendo tutte le sfaccettature di questi disturbi, si affidano a professionisti non qualificati, anziché rivolgersi ai centri dedicati, il tutto mentre la malattia progredisce.
Parallelamente, presso tutte le farmacie vicentine sarà distribuito del materiale informativo, ampliando così la portata dell’iniziativa. «Come farmacisti – sottolinea la dott.ssa Marina Milan, presidente di Federfarma Vicenza – siamo particolarmente orgogliosi di contribuire a questo importante progetto di informazione e prevenzione. Il tema affrontato è particolarmente delicato, e solo impegnandoci tutti possiamo contribuire a superare quel velo di timore e scarsa consapevolezza che rende i disturbi del comportamento alimentare una vera e propria emergenza nascosta. In questo i farmacisti, come figure di fiducia dei cittadini, con i quali hanno spesso una grande familiarità, possono essere di aiuto. Come Federfarma Vicenza, inoltre, con questa iniziativa confermiamo la nostra disponibilità a essere una presenza attiva nel territorio e la nostra volontà di lavorare in rete con il sistema sanitario, ma anche con il mondo delle associazioni, per promuovere e tutelare il benessere e la salute delle persone».
I disturbi del comportamento alimentare e l’attività del Centro Provinciale DCA di Vicenza
L’incidenza (nuovi casi/anno) di anoressia e bulimia, nella popolazione femminile, si aggira su 20/100.000 persone all’anno, mentre la prevalenza (numero di persone che sviluppa la malattia) dei vari disturbi dell’alimentazione nella fascia di popolazione a rischio (donne tra i 18 e i 25 anni) supera il 12,7% (il che significa che più di 1 giovane donna su 10 soffre di un DCA). Il Centro Provinciale DCA di Vicenza (uno dei tre provinciali della Regione Veneto) dal 2004 al dicembre 2017 ha effettuato 6.811 prime visite per DCA, con una media di 200-250 persone in carico ogni anno. Dispone di 12 posti per ricovero in Day Hospital dedicato. Nel 2017 i ricoverati sono stati 88, con un totale di 1.784 giornate di ricovero. Inoltre, operando in collaborazione con i reparti di Medicina, di Pediatria e SPDC dell’ospedale S. Bortolo, il Centro nel 2017 ha svolto 644 visite di controllo per ricoverati in regime ospedaliero.
Un elemento significativo di riflessione riguarda inoltre l’andamento dell’età media delle persone prese in carico, che si è abbassata: l’età media delle pazienti con Anoressia Nervosa è scesa da 23 anni nel 2013 a 17 nel 2017, mentre la percentuale di pazienti minorenni accolte in Day Hospital è salita dal 52% nel 2013 al 60% nel 2016 e nel 2017.