SAN PIETRO diventa "MUSSOLINI"
Una gaffe? Un lapsus froidiano? Non lo sa nemmeno lui. Fatto sta che il sindaco di San Pietro Mussolino, Gabriele Tasso, il cui orientamento politico a destra è ormai noto, non sembra così preoccupato dal curioso refuso fatto durante un incontro pubblico qualche tempo fa, ma di cui veniamo a conoscenza solo ora. Nell’occasione veniva salutato il comandante della stazione dei carabinieri di Crespadoro, che ‘copre’ anche il territorio di San Pietro. Il primo cittadino della Valle del Chiampo, davanti a decine di cittadini e autorità, si è lasciato sfuggire la frase “San Pietro Mussolini” storpiando il vero nome del paese (San Pietro Mussolino) e l’effetto è stato insperato. Un’ondata di applausi e risate compiacenti. Chi non è particolarmente appassionato del Duce ha probabilmente fatto finta di niente perdonando l’errore. In effetti il nome del paese sembra avere una radice comune con quella del cognome del Duce. Si pensa che Mussolino derivi dal vocabolo veneto “mussolin” (moscerino), forse con riferimento al fatto che nella zona ve n’erano in abbondanza. Se la radice è comune è anche vero che Mussolini potrebbe derivare da “muslim” (Musulmano), una versione che probabilmente non accontenterebbe il giovane sindaco del paese, già noto per il suo pugno di ferro nei confronti di gruppi di immigrati che avrebbero disturbato la quiete pubblica, tanto da essere minacciato di morte con una lettera anonima qualche settimana fa. “Non è mai capitato di fare gaffe in pubblico -ci dice Tasso- ma quel giorno ero davvero emozionato perché stavo salutando il comandante dei carabinieri”. Gli chiediamo… malignamente: “Perché proprio Mussolini?”. Ci risponde: “Non vi è alcun collegamento politico. Diciamo che il nome si presta molto alla gaffe perché è molto simile” (e sorride…).
P.U.