San Pietro Mussolino – In Consiglio voto unanime contro il DDL Zan
E’ lo stesso sindaco di San Pietro Mussolino, Gabriele Tasso (Fratelli d’Italia) a comunicare la votazione unanime del Consiglio Comanale.
“E’ con grande soddisfazione -scrive in una nota Tasso- che a nome del Circolo Fratelli d’Italia Alta Valchiampo annuncio l’approvazione avvenuta nella seduta del consiglio comunale di San Pietro Mussolino in data 26 aprile 2021 di due importanti mozioni aventi ad oggetto il sostegno alle maternità difficili (la prima) e la contrarietà all’approvazione del DDL Zan (la seconda).
Tali mozioni -continua- sono state proposte dalla Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante impegnando in primis il Sindaco ed, in secundis, tutta l’amministrazione a portare a termine gli obiettivi citati in delibera. Il sostegno alle madri in difficoltà e la difesa delle libertà individuali di parola, espressione oltre che all’uguaglianza sono i punti fermi di queste mozioni. Specificatamente per quanto concerne al DDL Zan, l’approvazione del disegno di legge riporterebbe il nostro paese ad una regressione culturale e giuridica di secoli laddove vi si trovavano cittadini di serie A e cittadini di serie B, con tutele giuridiche diverse. Pensiamo infatti che qualora la legge dovesse essere approvata, si creerebbe una disparità di trattamento tra esseri umani, tanto da vedere sanzioni diverse per chi commette lo stesso fatto illecito. Se ad essere insultato o aggredito dovesse essere un eterosessuale, sarebbe tutelato in maniera più lieve di un transessuale. Un sorta di deminutio capitis andando a sancire per legge una minore importanza dell’essere umano malauguratamente eterosessuale. Un mostro giuridico che ci vedrebbe catapultati in un’altra epoca dove la vita e la dignità di schiavi o vassalli valevano meno di quella dei feudatari. Fermemente convinti di essere tutti uguali di fronte alla legge e che la vita di tutti abbia lo stesso valore a prescindere dal ceto sociale, dall’orientamento sessuale, dal genere o dalle scelte di vita che l’essere umano compie nell’ambito nella sua sfera personale, ribadiamo con fermezza la contrarietà a questo DDL che farebbe inoltre da apripista a tutti quei temi che vedono l’essere umano come macchinario industriale manipolabile e utilizzabile a piacimento, in base alle condizioni economiche come avviene con la selezione eugenetica dei feti e la matenità surrogata”.