Scatta le foto dei rifiuti che hai raccolto: arriva la #trashtag challenge
La nostra società riconosce ormai negli hashtag e nelle challenge nate sul web, delle azioni ironiche finalizzate a mettere in ridicolo chi vi partecipa, o a dimostrare qualche assurda capacità fine all’intrattenimento. La nuova sfida partita sui social network però, è tutt’altro che ridicola e ironica, poiché la #Trashtag Challenge adempie al nobile scopo di salvare il pianeta.
In media, all’anno vengono prodotte 1.3 miliardi di tonnellate di rifiuti, e solo dalle 258 alle 368 milioni di tonnellate di queste finiscono nei cinquanta più grandi centri di smaltimento di rifiuti, mentre le restanti milioni di tonnellate finiscono nell’oceano, l’80% delle quali si deposita poi sulle spiagge. Ecco perché nasce l’esigenza di lanciare il nuovo hashtag #trashtag (dall’unione di trash, “spazzatura”, e hashtag), con lo scopo di coinvolgere tutta la popolazione mondiale ad agire in favore del pianeta, cercando di eliminare il problema rifiuti.
L’hashtag è subito diventato virale sui social media, dopo che un utente della piattaforma Reddit ha postato lo screenshot di qualcuno che ha completato la sfida, con la didascalia: “Ecco qui una nuova #challenge per tutti voi, teenagers annoiati. Dovete solo scattare una foto dell’area che necessita di essere pulita e una, successivamente, dell’area pulita.”
La #trashtag challenge ha dato maggior consapevolezza della condizione dei rifiuti sul nostro pianeta e dell’inquinamento degli oceani. Più di 150 milioni di tonnellate di plastica sono nei nostri oceani secondo il resoconto del 2016 del World Economic Forum, e ci si aspetta che, di questo passo, l’inquinamento di rifiuti di plastica negli oceani andrà a triplicarsi entro il 2025. Questo fine settimana, la #trashtag challenge invita la popolazione a recarsi nelle aree coperte da immondizia, raccogliere la spazzatura, e postare sui propri profili social il luogo pulito, prima e dopo l’intervento. Dall’inizio della sfida, in poco tempo sono stati pubblicati più di 26,000 posts su Instagram che hanno utilizzato l’hashtag e innumerevoli volontari si sono messi all’opera e hanno pulito parchi, strade, riserve naturali e spiagge in tutto il mondo.
La sfida, invece di incoraggiare sui social media azioni potenzialmente dannose, ad esempio come gonfiarsi le labbra attraverso modi alternativi, imitando la più piccola del clan Kardashian-Jenner Kylie, ingozzarsi di quante più caramelle la propria bocca riesca a contenere o semplicemente riprodurre qualche ballo, potrebbe essere la sfida che serve alla popolazione per rendere il pianeta un posto migliore. #Trashtag, come la Ice Bucket Challenge che ha permesso di guadagnare 115 milioni di dollari per l’organizzazione no-profit ALS, è nato per ispirare le persone ad essere dei migliori abitanti di questo pianeta.
D’altronde, se tutti raccogliessimo un paio di rifiuti potremmo fare la differenza.