Schio, il Prefetto di Vicenza dispone controlli mirati di vigilianza dopo la sparatoria del 24 aprile
All’esito dell’ultima riunione tecnica di coordinamento interforze – tenutasi, lo scorso venerdì, in via eccezionale presso il municipio di Schio nell’ambito dei comitati itineranti per l’ordine e la sicurezza pubblica avviati lo scorso marzo dal Prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo –, il titolare del palazzo di Governo ha disposto il potenziamento dei servizi di vigilanza e di controllo dei territori scenario dei gravi fatti di lunedì 24 aprile scorso, culminati con il decesso del cittadino marocchino Soufiane Boubagura e con il ferimento dell’agente di polizia locale Alex Frusti.
Segnatamente, il Prefetto ha impartito una specifica direttiva al Questore e ai Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, finalizzata all’attuazione di mirati dispositivi che vedano anche il coinvolgimento delle specialità delle forze dell’ordine a carattere generale. Tali dispositivi non riguarderanno soltanto il territorio comunale di Fara Vicentino e quello limitrofo di Breganze ma anche quelli dei Comuni di Colceresa e Lusiana Conco, luoghi di ultima dimora di Boubagura.
A Schio, sono stati inoltre sviluppati, alla presenza del Sindaco della Città Valter Orsi, specifici focus sulla sicurezza nell’ambito del territorio comunale, sull’andamento della delittuosità con particolare riguardo ai reati predatori e al microspaccio di sostanze stupefacenti e, infine, sui fenomeni di degrado urbano, anche con riferimento alle fasce giovanili.
Durante l’incontro, svoltosi in un clima di grande cordialità, è stata confermata l’unanime volontà di proseguire e consolidare i rapporti di collaborazione tra istituzioni statali e locali e sono state delineate le strategie operative per incrementare i livelli di sicurezza percepita e partecipata nel territorio.
In relazione alle aree particolarmente sensibili segnalate dal Sindaco di Schio, l’attenzione è stata accentrata sull’opportunità di procedere al più presto alla stipulazione di un apposito Patto per la sicurezza urbana, che avrà tra gli obiettivi non soltanto quello di rafforzare il controllo del territorio con sistemi di videosorveglianza collegati alle centrali operative delle Forze di polizia, ma anche quelli di adottare misure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di devianza e di disagio giovanile e al consumo di sostanze stupefacenti, nonché di avviare iniziative per la prevenzione di atti illegali o situazioni di pericolo negli esercizi pubblici con particolare riferimento ai luoghi della c.d. movida, anche mediante il coinvolgimento diretto delle associazioni di categoria.
In tale prospettiva, è già stata programmata – sempre presso la sede municipale di Schio – una riunione per sviluppare ulteriormente le strategie operative finalizzate all’implementazione di sempre maggiori livelli di sicurezza, anche con specifico riferimento al vivace tessuto imprenditoriale locale e in particolare ai settori maggiormente trainanti dell’economia scledense, quali l’industria metalmeccanica e manifatturiera.
Da ultimo, il Comitato delocalizzato a Schio ha rappresentato una preziosa occasione per effettuare una disamina congiunta delle problematiche legate all’afflusso nel territorio provinciale di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale in arrivo attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo e per sondare con l’Amministrazione comunale strategie congiunte e condivise per garantire ottimali condizioni ai fini dell’accoglienza dei migranti.