16 Maggio 2017 - 16.13

SCHIO – I magnifici 4 dell’Itis de Pretto protagonisti della Robocup Jr a Foligno

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“Ludendo docere”, recitava una espressione latina, che significa “insegnare giocando”: una delle modalità di apprendimento più efficaci, un metodo che permette agli studenti di imparare con passione, esercitando le proprie capacità, sperimentando soluzioni. Se poi si tratta di costruire robot e partecipare ad una gara internazionale, il duplice risultato, ludico e didattico, è garantito! L’Itis “De Pretto” propone agli studenti il progetto “Robotica” che coinvolge annualmente più di 50 ragazzi, impegnati per un totale di 100/120 ore annue, al fine di sviluppare progetti di robotica e automazione, seguiti da tre insegnanti di indirizzo. Il percorso permette agli allievi di sviluppare in forma autonoma o in piccoli gruppi progetti di approfondimento curricolare, realizzando una vera e propria “fucina delle idee”, dove poter dare anche libero sfogo alle proprie idee e passioni personali e sviluppare competenze trasversali, che coinvolgono diverse discipline, quali Informatica, Sistemi Automatici, Elettrotecnica, Elettronica, Lingua Inglese.

Il team vincitore a Foligno

La partecipazione al Concorso nazionale “Robocup jr” rientra in tale progetto e l’Itis “De Pretto” ha centrato l’obiettivo per il secondo anno consecutivo: dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno a Bari, da Luca Mantese e Gabriele Zattara, un altro gruppo di studenti dell’istituto tecnico scledense ha concesso il bis, vincendo il concorso nazionale della “Robocup Jr”, nella categoria “Rescue Maze”, tenutosi dal 03 al 06 Maggio 2017 a Foligno. La sfida consiste nel costruire e programmare robot di salvataggio (RESCUE). I robot devono individuare in modo rapido e preciso le vittime entro scenari ricreati di disastro o di emergenza sanitaria, che variano in complessità: dal seguire una linea su una superficie piana al muoversi attraverso gli ostacoli di un terreno irregolare, il tutto in completa autonomia, senza essere radiocomandati, grazie all’uso di sensori ad infrarossi e sensori di calore, accelerometri e giroscopi. Il primo premio è stato assegnato a Gabriele Dalla Via, Matteo Meneghini, Davide Lora e Rares Florian Covaci, squadra degli Sgalmaroni. I ragazzi delle tre squadre partecipanti avevano infatti scelto per la loro squadre dei nomi particolari fortemente legati alle nostre radici. Un altro piazzamento meritevole è stato ottenuto dalla squadra Stracaganase, formata da Andrea Maruffa e Davide Roana, che ha conquistato il terzo posto, sempre per la categoria “Rescue Maze”. Buono anche il risultato nella categoria “Rescue Line” per la squadra Sambei, con Matteo De Facci e Riccardo Zattra che si è piazzata al decimo posto. Chissà cos’avrebbe pensato Luigi Meneghello di questi nomi: probabilmente gli sarebbero piaciuti, se affermava che “la parola in dialetto è sempre incavicchiata alla realtà, per la ragione che è la cosa stessa, appercepita prima che imparassimo a ragionare…” (da “Libera nos a malo”). Come a stabilire un legame inscindibile tra la parola e il territorio d’origine, senza timore di campanilismi; parola rivestita di amore e sentita come veicolo di significati concreti. A lui, capace di vivere ed ottenere riconoscimenti anche in Inghilterra, forse piacerebbe l’idea di utilizzare nomi così radicati nel nostro territorio, per una competizione a carattere internazionale. Con la vittoria in campo nazionale, infatti, la squadra Sgalmaroni si è aggiudicata la possibilità di partecipare ai Mondiali di Robotica, che quest’anno si terrà dall’altra parte del globo: a Nagoya in Giappone, nello stesso luogo della prima edizione del Robot World Cup Initiative, esattamente vent’anni fa.

E’ innegabile che la location porti ad aumentare il fascino di tale iniziativa: il Giappone è, nell’immaginario comune, la patria dei robots, da Mazinga Z a Goldrake in una sequenza lunghissima di eroi dai muscoli d’acciaio.
In realtà la RoboCup è un’idea nata nel 1993 con un obiettivo giocoso, quello di realizzare,
entro il 2050, una squadra di robot umanoidi in grado di sfidare la squadra di calcio campione del mondo. In seguito l’iniziativa si è articolata in altre categorie, delle quali fa parte anche la RoboCup Jr, nata per coinvolgere i giovani fino a 19 anni nella pratica della robotica.
Dal 26 al 31 luglio gli studenti dell’Itis avranno la possibilità di confrontarsi, imparare, divertirsi, con tantissimi loro coetanei, provenienti da tutto il mondo; ma prima di tale data si dovrà vincere un’altra sfida: quella di raccogliere i fondi sufficienti per effettuare la lunga trasferta.

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