SCHIO – Simone Cristicchi svela storie di straordinaria umanità
Con una favola metropolitana ricca di musica e poesia, torna sul palcoscenico di Schio venerdì 14 dicembre ore 21.00 al Teatro Astra, Simone Cristicchi per presentare al pubblico la sua nuova invenzione drammaturgica ambientata questa volta nella contemporaneità: “Manuale di volo per uomo”, per la regia di Antonio Calenda. Lo spettacolo, che ha debuttato con successo in prima nazionale a l’Aquila il 15 novembre scorso, è il suo primo lavoro interamente in prosa e senza canzoni e narra il riscatto di un quarantenne che sa stupirsi come un bambino. Nello spettacolo Cristicchi interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino con una caratteristica speciale: qualunque cosa guardino i suoi occhi – dal fiore di tarassaco cresciuto sull’asfalto, ai grandi palazzi di periferia – tutto è stupefacente, affascinante, meraviglioso. Molti lo compatiscono e altri lo considerano un genio. Raffaello è un eroe Super-Sensibile e possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, i dettagli che sfuggono agli altri esseri umani; cose minuscole e apparentemente insignificanti che nascondono però un’infinita bellezza, forse perché niente è più grande delle piccole cose. Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo sono descritte le vicende minime e universali del suo affollato quartiere, la grande città che fa paura, il paradiso della Ferramenta dove tutto è catalogato alla perfezione… “Manuale di volo per uomo” è una mappa geografica dell’anima che suggerisce le coordinate per trovare il proprio posto nel mondo. Forse “volare” significa non sentirsi soli, avere il coraggio di buttarsi nella vita, mantenendo intatto il bambino dentro di noi. E soprattutto non lasciarsi sfuggire la bellezza che ci circonda. Quasi a ricordarci che “niente è più grande delle piccole cose”, Cristicchi ci lascia con una morale: “non è la bellezza che salverà il mondo, siamo noi che dobbiamo preservare la bellezza e l’autenticità delle piccole cose”.