Sezioni ANA Vicenza: “Preghiera dell’alpino fuori dalla chiesa durante ricorrenze religiose, ma resta la nostra preghiera per le celebrazioni ANA”
“Rispettiamo le indicazioni della Diocesi, ma non le condividiamo”. E’ questo l’incipit di un comunicato delle sezioni ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Vicenza in merito alla preghiera modificata degli alpini.
Tutto nasce da una protesta dell’assessore Elena Donazzan, che ha «denunciato» di non aver potuto partecipare con la sezione Ana di Borgo Casale alla messa in programma a San Pietro, dove il parroco, don Ivano Maddalena, aveva richiesto la versione «soft» approvata dal vescovo Pizziol e dall’ordinariato militare nella quale viene eliminata la parola ‘armi’ ed ogni riferimento bellico. Elena Donazzan aveva scritto su Facebook «Ricordo a tutti che questa è la preghiera ufficiale», scriveva. Aggiungendo: «Ringraziate Dio che avete gli Alpini e proviamo a rispettare un po’ di più i nostri caduti». La diocesi precisa: È stato solo chiesto al gruppo di Alpini di utilizzare per la “preghiera dell’Alpino” durante la celebrazione della Messa il nuovo testo indicato dall’Ordinariato Militare d’Italia, in cui non si fa più riferimento alla “benedizione alle armi”, testo peraltro utilizzato dagli alpini in servizio militare.
“La preghiera modificata dall’ordinariato Militare vale per gli alpini in armi, non per l’A.N.A.” precisano le sezioni ANA.
“Infatti il C.D.N. (Consiglio Direttivo Nazionale) e il nostro Presidente Nazionale Sebastiano Favero, hanno ribadito che la preghiera per i soci A.N.A è quella originale.
Noi, presidenti e capigruppo delle sezioni vicentine, siamo tenuti a rispettare le delibere del C.D.N.
Di conseguenza, quando la manifestazione è organizzata dall’Esercito si legge la preghiera dell’Ordinariato. Quando invece è organizzata dall’A.N.A., si legge la versione originale.
Allo scopo di evitare polemiche in occasione di funzioni religiose, che molte volte coincidono con momenti di grande emozione, quali funerali e ricorrenze che ricordano i nostri caduti, e nel rispetto dei famigliari coinvolti, ai nostri gruppi è stata data indicazione di leggere la preghiera dell’alpino originale fuori dalla chiesa.
Infine, ci risulta che molti parroci lascino tranquillamente leggere la preghiera dell’alpino A.N.A. in chiesa”.