Si allarga l’epidemia di bronchiolite sui bambini in Francia
L’epidemia annuale di bronchiolite, che colpisce soprattutto i bambini, ha registrato un’accelerazione negli ultimi giorni, rileva la sanità pubblica francese. Durante la settimana terminata il 5 novembre, “l’attività legata alla bronchiolite è aumentata notevolmente in Francia”, si legge nel suo rapporto settimanale. Quattro nuove regioni (Hauts-de-France, Bourgogne-Franche-Comté, Nouvelle-Aquitaine e Occitanie) sono ora considerate in fase epidemica, il che porta a dieci il numero delle regioni metropolitane in questa situazione.
Delle restanti tre, Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra sono in fase pre-epidemica e solo la Corsica è ancora risparmiata. Oltreoceano, restano colpite dall’epidemia la Guadalupa, la Martinica e la Guyana.
Un nuovo trattamento preventivo in questione
La bronchiolite, causata principalmente dal virus respiratorio sinciziale (RSV), causa difficoltà respiratorie nei bambini. Generalmente non è grave, può tuttavia comportare accessi al pronto soccorso e ricoveri ospedalieri. L’anno scorso ha causato un’epidemia senza precedenti in più di dieci anni, mandando in ospedale decine di migliaia di bambini.
L’epidemia è attualmente inferiore a quella del 2022, ma diversi indicatori – consultazioni con medici privati, visite al pronto soccorso – hanno accelerato la scorsa settimana per tornare al livello già elevato del 2021. Una delle domande principali è l’effetto che avrà un nuovo trattamento preventivo , Beyfortus di Sanofi. Inizialmente offerto a tutti i bambini nati a partire da febbraio, attualmente è riservato ai reparti maternità , in attesa di nuove scorte.LEGGI ANCHE
La Sanità pubblica francese ha dato una valutazione anche su altre due malattie: il Covid, in fase di declino, e l’influenza stagionale, ancora limitata a pochi casi sporadici nella Francia metropolitana in attesa dell’inevitabile epidemia annuale. Solo la Riunione e ora Mayotte, in una situazione particolare, perché soggetta a un clima inverso nel sud del mondo, sono già in fase epidemica.