9 Marzo 2023 - 17.00

Siccità: a rischio un terzo del Made in Italy a tavola, migliaia di aziende in difficoltà

Siccità: a rischio un terzo del made in Italy a tavola

Coldiretti Vicenza: “Migliaia di aziende agricole vicentine in difficoltà”

Per effetto della grave siccità che ha colpito soprattutto il centro nord, è a rischio un terzo del made in Italy a tavola che si produce nella food valley della Pianura Padana, dove si concentra la metà dell’allevamento nazionale. È l’allarme lanciato da Coldiretti Vicenza nel sottolineare che sono migliaia le aziende agricole e gli allevamenti in difficoltà nella sola provincia berica.

A rischio è la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al mais per alimentare gli animali per la produzione dei grandi formaggi come l’Asiago ed i salumi del territorio. Senza parlare del riso, le cui previsioni di semina risultano al minimo da trent’anni. “Un patrimonio messo a rischio dalla situazione di scarsità di acqua in un 2022 in cui – evidenzia Coldiretti Vicenza – c’è un deficit idrico del 40% rispetto alla media storica delle precipitazioni secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr”.

La neve è importante sia in montagna che nelle pianure per rimpinguare le scorte d’acqua ma anche per proteggere i terreni e le semine tanto che fra gli agricoltori si dice da sempre che “sotto la neve c’è il pane” per evidenziare il ruolo strategico che svolge per una buona resa delle coltivazioni.

“Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare il piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%. Abbiamo pronti insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia”.

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