Soccorso alpino: cinque interventi nella domenica
Domenica di superlavoro per il Soccorso Alpino, costretto a cinque diversi interventi in tutto il territorio regionale.
Alle 9.40, la centrale del Suem è stata allertata per la caduta di un escursionista, scivolato da un sentiero in una forra a Lamon (BL). L’uomo, W.F., 51 anni, di Badia Polesine (RO), era sceso dalla sua abitazione per una passeggiata nella vallata sottostante nella Val Pora, dove ci sono diversi sentieri, ma è scivolato e ruzzolato in una scarpata, finendo nel torrente sottostante. Trascinatosi fuori dall’acqua, è riuscito a telefonare alla moglie che ha allertato il Soccorso alpino. L’elicottero di Treviso è riuscito ad imbarcare un soccorritore di Feltre e a calarlo con un verricello di 20 metri con un soccorritore. Successivamente si sono aggiunti altri soccorritori. Sul posto sono state portate le prime cure all’uomo che è stato imbarellato con una sospetta frattura al bacino e un trauma toracico, prima di essere trasportato all’ospedale di Belluno.
A ora di pranzo, poco dopo l’una, il Soccorso alpino di Recoaro – Valdagno è stato attivato dalla Centrale del 118 per un’escursionista che, mentre saliva sul sentiero 113 con il compagno, in direzione Monte Plische, è scivolata per alcuni metri riportando un profondo taglio alla gamba. Date le nubi basse, che hanno reso impossibile l’intervento dell’eliambulanza, una squadra di otto soccorritori è partita a piedi per soccorrere la donna. E.Z., 31 anni, di Camposampiero (PD). La donna è stata quindi recuperata in elicottero, grazie ad un’apertura di dieci minuti nella quale il mezzo è potuto intervenire e imbarcare la ragazza a 1.700 metri di quota, per poi trasportarla all’ospedale di Vicenza. I soccorritori hanno quindi raggiunto il compagno per riaccompagnarlo alla macchina.
Poco dopo, è toccato al Soccorso Alpino di Arsiero, intervenuto per soccorrere un’escursionista (M.V., 54 anni, di Bassano del Grappa), che ha messo male il piede mentre si trovava col compagno in vetta al Monte Priaforà, riportando un possibile trauma alla caviglia. Raggiunta a piedi dai soccorritori, la donna è stata imbarellata, assicurata con delle corde e calata per una sessantina di metri nel bosco, per poi essere portata alla jeep e poi all’ambulanza, direttasi all’ospedale di Santorso.
Nel pomeriggio, il Soccorso alpino della Val Biois è intervenuto a Malga Le Buse, dove un escursionista toscano di 56 anni ha messo male il piede, distorcendosi la caviglia. L’uomo, che era in compagnia di moglie e figlio, è stato raggiunto in jeep da una squadra che lo ha accompagnato con i mezzi in direzione del pronto soccorso.
Infine, alle 19, il Soccorso alpino del Centro Cadore è stato allertato per una coppia di escursionisti in difficoltà dopo aver sbagliato direzione di rientro da una camminata. I due (L.S., 27 anni, di Carpaneto Piacentino; E.R., 25 anni, di Quartu Sant’Elena) avevano seguito per il Monte Agudo per arrivare al rifugio Ciareido. Da lì, la loro intenzione era quella di rientrare dalla Val Da Rin, ma hanno sbagliato direzione prendendo invece il sentiero 268 per Casera Ciampeviei, deviando poi su una stradina e terminando in una baita sulla Croda Bassa. I soccorritori, compreso dove si trovava la coppia, si sono avvicinati con la jeep e il quad, raggiungendo la coppia e caricandola sui mezzi per poi accompagnarli a Lozzo, dove i familiari sono venuti a prendere la coppia. L’intervento si è concluso alle 21.50.