Soccorso alpino, ieri altra giornata di interventi

Continua il periodo nero per gli incidenti in montagna: ieri il Soccorso alpino è dovuto intervenire quattro volte solo nel pomeriggio.

Alle 14.15, la squadra di Cortina è salita al Rifugio Biella con il fuoristrada, per soccorrere un’escursionista israeliana di 24 anni che non riusciva a camminare a causa di un dolore al ginocchio. La ragazza stava andando verso il Lago di Braies, dove aveva la macchina ed è stata portata al Codivilla per accertamenti.

Alle 15.40 invece, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato verso il Mulaz. Un escusrionista bolognese di 31 anni era infatti caduto riportando una probabile lussazione alla spalla. L’uomo, una volta raggiunto, si trovava sul sentiero che dal Passo del Fochet di Focobon porta al Rifugio Volpi di Misurata al Mulaz. Una volta prestategli le prime cure, è stato accompagnato e trasportato all’ospedale di Belluno.

Alle 17 è toccato al Soccorso alpino di Padova, allertato dalla Centrale del 118 perché un’escursionista di 59 anni è scivolata lungo il Sentiero del Giubileo, vicino all’abbazia di Praglia. La donna, residente in Mozambico, aveva un probabile trauma alla caviglia ed è stata imbarellata per portarla fino alla strada, dove è stata affidata all’ambulanza che l’ha portata all’ospedale di Abano Terme.

Alle 17.20 invece, il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato avvertito perché una famiglia (padre, madre e figlia quindicenne), di Paese (TV) aveva perso l’orientamento nella zona di Forcella Foran. La donna era particolarmente agitata. Poco dopo però, i Carabinieri sono stati avvertiti dalla famiglia che era riuscita ad arrivare al rifugio. Il Soccorso alpino si è comunque diretto lì per sincerarsi delle condizioni del gruppo, facendo l’ultimo tratto assieme fino al Passo San Boldo. Sono stati quindi accompagnati al Bosco delle Penne Mozze, dove avevano la macchina.