2 Aprile 2025 - 9.47

Social – I video da evitare come la peste!

di Alessandro Cammarano

Ci siamo passati tutti: sei lì, che scrolli Instagram o TikTok, innocente, ignaro, speranzoso di trovare qualcosa di divertente, e all’improvviso ti imbatti nel flagello moderno: il video-rivelazione.

Sapete esattamente di cosa stiamo parlando: di quei video orrendi in cui una persona, con un’aria di gravità degna di un’inchiesta giornalistica internazionale, promette di “sputare i fatti”, “rivelare segreti” o raccontarti dettagli che “ti cambieranno la vita”.

Peccato che per arrivare al punto ci metta almeno quattro ere geologiche.

Nell’arte agghiacciante del video-rivelazione il modus operandi è sempre lo stesso: il “contenuto” – perché questi dementi si definiscono “creatori di contenuti” – inizia con la faccia del profeta di turno che ti fissa negli occhi come se stesse per confessarti dove si nasconde l’ultimo unicorno sulla Terra e, dopo un respiro profondo, parte l’introduzione:

“Ragazzi, non potete capire quello che ho appena scoperto… no, sul serio, questa cosa vi farà impazzire!”

Ok, interessante, continua che ti aspetto al varco.

“Ma prima di dirvelo, vi chiedo solo di mettere un like e seguirmi perché davvero… questa roba è assurda.”

E qui parte il sequestro emotivo.

“Allora, vi ricordate quella serie tv di cui tutti parlano? Beh, in un’intervista segreta che ho trovato – ma non vi dico dove – l’attore principale ha detto una cosa che cambia tutto!”

Ah! Ci siamo! E invece no.

“Ma prima di dirvelo… vi ricordate quando in quella scena c’era quel dettaglio che nessuno ha notato? Beh, è collegato a quello che sto per dirvi!”

A questo punto la crisi di nervi del povero utente vittima della gabbola comunicativa raggiunge il climax, col rischio del lancio dello smartphone fuori dalla finestra.

Alla fine, dopo minuti di divagazioni, false partenze, interruzioni per “mettere like” e la pubblicità occulta di un callifugo, arriva la rivelazione: l’attore ha detto che gli piace il caffè.

Tutto qui?! Quattro minuti di build-up, tensione narrativa degna di un thriller di Hitchcock e l’apocalittica verità è che al protagonista di una serie tv piacciono gli espressi?

Ma il colpo di grazia arriva quando, proprio mentre il creatore sta per rivelarti la verità, il video finisce con un gelido “seguitemi per la seconda parte”.

Aspetti, ricarichi la pagina, cerchi disperatamente la seconda parte come un assetato nel deserto; non c’è, non esiste, è un miraggio.

E tu hai perso tre minuti della tua vita che non riavrai mai indietro e ti martelleresti da solo il mignolo del piede sinistro per punirti della tua stupidità.

Un apposito girone infernale, “animato” da diavoloni particolarmente solerti nel somministrare fantasiosi supplizi, andrebbe riservato a quelli che “sputano i fatti” – ma chi cappero inventa queste cose? – su argomenti talmente ovvi che ti chiedi se la civiltà umana sia in fase di definitiva e irreversibile regressione, dandoti un secondo dopo una risposta tragicamente affermativa.

Le “perle” – forse meglio “pirle” – di saggezza profuse da questi cialtroni sono del calibro di “Ragazzi, non so se lo sapete, ma gli attori nelle serie tv… stanno recitando!”; peggio ancora quelli che “La Disney ha messo dei dettagli nascosti nei suoi film! Tipo… riferimenti ad altri film della Disney!”

Da picchiare selvaggiamente anche i gourmet che, udite udite, ci chiedono “Lo sapevate che le pubblicità di cibo usano trucchi per far sembrare tutto più appetitoso?” Ah, quindi il Big Mac della pubblicità è photoshoppato? Non l’avrei mai detto!

Poi ci sono loro, i rivelatori di verità assolute, gli investigatori da divano, quelli che i fatti li sputano su politica, economia e attualità come se avessero accesso a documenti segreti del governo mondiale.

Si noti bene: nella maggior parte dei casi, i loro “fatti” sono banalità assolute, cose che un giornale qualsiasi ha già spiegato meglio, o addirittura teorie traballanti messe insieme con lo stesso rigore scientifico di un astrologo che legge i fondi di caffè.

“Ragazzi, ho scoperto perché il prezzo della benzina è così alto, e la verità vi lascerà senza parole!”: dai su, dimmi, economista di TikTok, che illuminazione hai avuto?

O ancora “I media non vi diranno mai questa cosa su – e la formula è applicabile a – qualsiasi evento politico – e indovinate chi ci guadagna?” : Dai, su, aspetta, lascia che indovini… sempre i soliti poteri forti?

E che dire del “Vi spiego in due minuti perché l’economia sta collassando!”: ma grazie! Perché perdere tempo con esperti e analisti quando posso ascoltare un beota brufoloso con un cappellino al contrario?

E ora, se vi è piaciuto questo articolo, ricordatevi di mettere un like e seguirmi…

Scherzo. O forse no.

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