A Caltrano nasce uno dei primi boschi didattici del Veneto
Sorgerà a Caltrano, ai piedi dell’Altopiano di Asiago, uno dei primi boschi didattici del Veneto. Sarà un’area boschiva dove saranno presenti percorsi didattici per osservare le piante, le erbe, i fiori e gli animali selvatici, ma anche per conoscere tutte le attività legate al bosco come la lavorazione del legname, la creazione di oggetti artistici e perfino di baite realizzate nel giro di pochi giorni con tronchi di legno.
A inaugurare il bosco didattico sarà Andrea Zenari, titolare della Fattoria del Legno che valorizza il territorio montano e il suo bene più prezioso: gli alberi. Zenari ha già aderito al progetto della Foresta sostenibile, capitanato da Confagricoltura Veneto, che assegna il marchio di sostenibilità Pefc a chi garantisce la biodiversità e la capacità di rinnovamento del bosco. Ora sarà tra i primi a iscriversi all’albo regionale dei boschi didattici, che verrà istituito dalla Regione Veneto per promuovere la conoscenza del comparto forestale e diffondere la cultura del patrimonio boschivo di pianura, collina e montagna. Il progetto di legge è stato approvato la settimana scorsa in Consiglio regionale.
“Ho sei ettari di bosco dove già faccio fattoria didattica – spiega Zenari, associato a Confagricoltura Vicenza -, insegnando ai bambini tante cose sulla vita agricola con giochi e osservazione. Ora voglio fare un passo avanti diventando gestore di un bosco didattico. Non sarà più, quindi, la fattoria agricola il centro dell’attività, ma il bosco con alberi, fiori, erbe e animali selvatici. In questo modo si potranno avvicinare bambini ma anche adulti alla cultura forestale, allo studio storico, artistico e culturale dell’ambiente boschivo e delle sue tradizioni. Si potranno svolgere anche attività di inclusione sociale, di mobilità lenta e di benessere della persona connesse al bosco”.
Zenari ha già tutto pronto. Oltre ad aver realizzato tre baite, che serviranno anche per il pernottamento di bambini e adulti per le settimane verdi estive nel bosco, ha realizzato un percorso didattico lungo le vecchie mulattiere con una cartellonistica legata alle Favole delle Dolomiti, attraverso la quale i bambini possono imparare, con l’aiuto della fantasia, i segreti del bosco e della montagna. Nell’area boschiva di Caltrano ci sono anche aree attrezzate con tronchi e campioni di costruzioni in legno, perché gli adulti e i carpentieri potranno anche imparare a costruire case di tronchi. “In due o tre giorni si può costruire una casera”, spiega Zenari -. Ne stiamo costruendo una per il museo archeologico di Rotzo”.
Nel bosco didattico di Caltrano potranno essere realizzate iniziative a tema forestale come mostre, convegni, seminari e video. Verrà anche organizzata una “Festa dei boschi didattici” con l’organizzazione di visite guidate, per illustrare la storia e il significato ambientale del bosco. La Regione, dal canto suo, promuoverà il circuito dei boschi didattici in ambito regionale, nazionale ed europeo, assegnando contributi finanziari per le risorse umane impegnate nell’attività didattica e per la promozione e pubblicizzazione del progetto.