Spopola DeepSeek, l’app cinese che spaventa Trump e suoi nuovi cortigiani della Silicon Valley
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Le azioni delle aziende tecnologiche hanno subito un brusco calo, dopo che l’emergere di un nuovo chatbot cinese, DeepSeek, ha sollevato dubbi sulla sostenibilità del boom dell’intelligenza artificiale (AI) negli Stati Uniti. Le azioni di aziende asiatiche ed europee sono scese lunedì, mentre l’indice Nasdaq, altamente concentrato su tecnologia, a New York, si preparava ad aprire in negativo dopo che gli investitori avevano digerito le implicazioni dei modelli AI sviluppati dalla startup DeepSeek.
Il chatbot AI DeepSeek ha conquistato il primo posto nell’Apple App Store negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel fine settimana, superando OpenAI e il suo ChatGPT. Le azioni delle aziende statunitensi legate all’AI, come Nvidia, Microsoft e Meta, erano destinate a calare all’apertura dei mercati statunitensi.
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Come riporta il The Guardian UK, DeepSeek sostiene di aver utilizzato meno chip rispetto ai suoi concorrenti per sviluppare i suoi modelli, rendendoli così più economici da produrre e sollevando interrogativi sulla spesa miliardaria in AI da parte delle aziende statunitensi, che ha alimentato i mercati negli ultimi anni.
L’azienda ha sviluppato algoritmi personalizzati per costruire il suo modello utilizzando chip H800 a capacità ridotta prodotti dalla statunitense Nvidia, spendendo meno di 6 milioni di dollari (£4,8 milioni), come riportato in un documento di ricerca pubblicato a dicembre. I chip H100, i più avanzati di Nvidia, sono stati vietati all’esportazione verso la Cina dal settembre 2022 per le sanzioni degli Stati Uniti. Nvidia ha successivamente sviluppato i chip H800 meno potenti per il mercato cinese, sebbene anch’essi siano stati vietati all’esportazione verso la Cina nell’ottobre dello scorso anno.
Il successo di DeepSeek nel costruire un modello AI avanzato senza l’accesso alla tecnologia più all’avanguardia degli Stati Uniti ha suscitato preoccupazioni sull’efficacia dei tentativi di Washington di ostacolare il settore high-tech cinese.
Marc Andreessen, un noto venture capitalist statunitense, ha paragonato il lancio del modello R1 di DeepSeek a un momento cruciale della corsa spaziale tra Stati Uniti e Unione Sovietica, definendolo su X come il “momento Sputnik” dell’AI.
Secondo DeepSeek, il suo modello R1 supera il modello o1-mini di OpenAI su “varie metriche”, mentre una ricerca di Artificial Analysis lo mette al di sopra dei modelli sviluppati da Google, Meta e Anthropic in termini di qualità complessiva.
L’azienda è stata fondata dall’imprenditore Liang Wenfeng, che gestisce un fondo hedge, High-Flyer Capital, che utilizza l’AI per identificare schemi nei prezzi delle azioni. Liang ha iniziato ad acquistare chip Nvidia nel 2021 per sviluppare modelli di AI come hobby, finanziato dal suo fondo hedge. Nel 2023, ha fondato DeepSeek, con sede a Hangzhou, nella Cina orientale.
DeepSeek si concentra esclusivamente sulla ricerca, piuttosto che sui prodotti commerciali, e l’assistente AI e il codice sottostante sono disponibili per il download gratuito. In un’intervista ai media cinesi, Liang ha dichiarato: “L’AI dovrebbe essere accessibile e conveniente per tutti” e ha aggiunto che il divario tra l’AI degli Stati Uniti e quella cinese è di uno o due anni.
Lo sviluppo di DeepSeek solleva dubbi sulla necessità di investimenti sostenuti in infrastrutture per l’AI, come i chip, e sul ruolo di leadership delle aziende tecnologiche statunitensi nell’AI, minacciando di mettere sotto pressione le valutazioni del settore tecnologico statunitense.
Il pan-europeo Stoxx 600 ha perso lo 0,75% lunedì mattina, mentre le azioni tecnologiche sono scese del 4,5%. Il produttore di chip olandese ASML ha visto una flessione dell’8,2%, mentre Siemens Energy in Germania, che fornisce hardware per l’infrastruttura AI, ha perso il 4,1%, e la francese Schneider Electric, azienda di automazione digitale, ha visto un calo del 6,8%.
Le azioni statunitensi di Nvidia, il produttore di chip in prima linea nello sviluppo dell’AI e la società più valutata al mondo, con una capitalizzazione di mercato di 3,5 trilioni di dollari, sono scese di oltre l’11% nel pre-mercato.
Ciò è seguito dalle perdite in Asia, dove le giapponesi Disco e Advantest, fornitore di Nvidia, hanno subito cali rispettivamente dell’1,8% e dell’8,6%. Negli Stati Uniti, i future del Nasdaq 100 sono scesi del 2,6%, e quelli dell’S&P 500 sono scivolati dell’1,4%.
Richard Hunter, responsabile dei mercati della piattaforma Interactive Investor, ha affermato: “Questo metterà certamente il gatto tra le colombe, poiché gli investitori cercheranno di valutare il potenziale danno che potrebbe avere su un settore in crescita che ha alimentato gran parte dei guadagni visti negli ultimi anni nei principali indici”.