16 Dicembre 2024 - 9.29

Stai prendendo un antistaminico per un’allergia? Patente a rischio!

Umberto Baldo

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E’ passato solo un giorno dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, ed è quindi troppo presto per trarre conclusioni.

In effetti giornali e media, a quanto ho potuto vedere, si sono concentrati principalmente sull’aumento consistente delle sanzioni pecuniarie (consistente è ovviamente un eufemismo perché le multe stratosferiche mal si sposano con la narrazione di un paese in difficoltà; ma già una buona parte dei cittadini con le multe è usa pulirsi……..) e sull’uso dei monopattini.

Su quest’ultima problematica ci sarebbe senz’altro da discutere.

Lo ha fatto ad esempio la sindaca di Parigi Anne Hidalgo che, dopo un referendum, ha di fatto vietato la circolazione dei monopattini elettrici nella capitale francese dal 1 settembre 2023, e Madrid da ottobre ha revocato le licenze alle  società di noleggio (Dott, Lime e Tier Mobility).

Sicuramente un po’ di regolamentazione era necessaria, ma arrivare al casco (da subito), all’assicurazione obbligatoria e finanche anche alla targa, vuol dire di fatto mettere una bella pietra tombale sul settore (ma tanto che problema c’è?  Abbiamo sempre la cassa integrazione per le aziende che dovessero andare in difficoltà, o no!)

Vedremo come evolverà la legislazione, perché come sempre in Italia servono i mitici Decreti attuativi.

Relativamente all’alcol, capisco che, astemio da sempre, non posso esprimere un giudizio imparziale, ma sono veramente curioso di vedere se le multe, le sospensioni ed i ritiri delle patenti,  saranno sufficienti a far nascere nei consumatori di vino e liquori  un’abitudine che io ho potuto constatare direttamente oltre 50 anni (sì mezzo secolo) fa durante dei soggiorni in Germania.

Mi spiego meglio.  Di sera ovviamente si andava per locali o feste, e dopo qualche uscita mi accorsi che almeno uno degli amici tedeschi, che io conoscevo come forti bevitori di birra e schnaps, si limitava alla Fanta.

Incuriosito, chiesi il perché e mi venne risposto: “Vedi, l’amico che stasera non beve  sarà quello che guiderà l’auto per portarci a casa.  Perché se ci dovesse fermare la polizia e risultasse positivo all’alcol finiremmo tutti in cella per la notte (senza alcuna discussione o avvocati), per essere immediatamente processati la mattina dopo.

Non sono fiducioso che questo tipo di cultura prenderà piede nel Belpaese, ma… mai dire mai. 

Sull’uso dei telefonini mentre si guida non perdo neanche tempo, perché ritengo sacrosanto aumentare la repressione del fenomeno.

Ma io credo che il problema che sfugge ai più, ma sono certo arriverà presto agli onori della cronaca, è quello relativo ai farmaci.

Le nuove norme, già in vigore attenzione, prevedono che la sanzione potrà essere irrogata anche solo con una piccola assunzione di sostanza stupefacente, e quindi semplicemente a positività accertata tramite test salivare, del sangue o delle urine.

La vera novità è che non sarà dunque più necessario che il soggetto “pizzicato” si trovi anche in uno stato di alterazione psico-fisica determinato dall’assunzione delle sostanze stesse.

Immagino che la stragrande maggioranza di voi starà pensando: che problemi ci sono? Io non fumo cannabis, non mi faccio di morfina o cocaina o di fentanil, per cui ben vengono le sanzioni contro i “drogati”!

Di primo acchito io tenderei a pensarla come voi, se non che, approfondendo un po’ la problematica, ci si rende conto che le cosiddette  sostanze psicotrope (psicoattive) sono presenti anche in molti farmaci che un paziente potrebbe assumere su prescrizione del medico.

Non ci credete?

Provate per curiosità a leggere il “bugiardino”, che altro non è che quel foglietto che accompagna ogni farmaco con le relative istruzioni, e vi accorgerete per quanti di essi troverete la fatidica formula “può influenzare negativamente la capacità di guidare”, o simili. 

Ed in effetti è così, sono molti  i principi attivi che potrebbero compromettere la capacità di guida, provocando ad esempio stanchezza,  riducendo la capacità di reazione, oppure causando perdite di concentrazione o disturbi visivi. 

Ma voglio essere più concreto.

Dato per scontato che noi tutti consideriamo “sostanze allucinogene” ansiolitici e sedativi (es benzodiazepine), ipnotici e sonniferi, antidepressivi, antipsicotici, non credo però  sia diffusa la coscienza che nel “gruppo” ci sono ad esempio anche gli antistaminici usati per le allergie o il raffreddore (difenidramina, clorfeniramina, pseudoefedrina), analgesici utilizzati per il trattamento del dolore moderato o grave (codeina, tramadolo), miorilassanti (baclofene, tizanidina), farmaci per pressione alta o problemi cardiaci (alcuni beta-bloccanti o farmaci antiaritmici), farmaci oftalmici (colliri midriatici usati per dilatare le pupille), farmaci contro la nausea o il mal di mare (scopolamina, dimenidrinato), farmaci per il diabete (insulina e ipoglimecizzanti orali)

Siete stupiti?

Vi sentite meno tranquilli?

Avete capito che se state prendendo uno sciroppo per la tosse siete potenzialmente  a rischio sospensione patente?

Non sono un medico, ma da profano mi sembra che  l’esempio utilizzato dal Ministro Matteo Salvini, dominus del nuovo Codice, quello del fumo della “canna di marijuana” che verrà rilevato dagli appositi apparecchi, sia di fatto quasi un’eccezione.

Per essere più chiaro, mi chiedo se quei “Nobel” che da anni studiano la riforma del Codice stradale siano ben consci che l’Italia è il Paese più vecchio d’Europa (48.4 anni, contro i 44,5 anni dell’UE).

E non è un mistero che con l’età aumentino gli acciacchi e le malattie, per cui è rarissimo che dopo i sessant’anni un uomo o una donna non siano costretti a prendere uno o più farmaci.

Penso, solo per fare solo pochi esempi, alla pressione alta o ipertensione, al colesterolo alto, o ai dolori più o meno gravi!

E poiché i malanni possono anche essere più d’uno, sono milioni i cittadini costretti ad assumere quotidianamente più farmaci, molti dei quali contengono  sostanze che, se rilevate da un agente del traffico, porterebbero alle sanzioni ed ai ritiri previsti dalle nuove norme del Codice. 

Lo sanno al Ministero, lo sa il Ministro, che in Italia ci sono attualmente più di13 milioni di ultra sessantacinquenni, molti del quali vivono soli, e qualora  gli venisse sospesa la patente non sarebbero più in grado anche solo di fare la spesa?

Capisco che il problema assomigli alla quadratura del cerchio, ma chiudere gli occhi di fronte alla realtà, dietro il “dura lex, sed lex”, porta solo ad aberrazioni.

Sia chiaro che sono conscio che l’introduzione di regole più rigide comporta anche una maggiore consapevolezza da parte di chi assume farmaci regolarmente, come gli anziani o chi è in trattamento per patologie croniche. Tuttavia, penso che  la comune logica suggerisca  la necessità di bilanciare la sicurezza stradale con la libertà di movimento delle persone, evitando eccessi burocratici o interpretazioni troppo rigide.

A meno che il Vicepresidente Salvini non ambisca di passare alla storia come colui che ha risolto definitivamente il problema del traffico; con pochi monopattini, e rinunzia alla guida da parte dei consumatori di alcolici e di farmaci.

Il trionfo del “tutti a piedi”!

Quindi mi aspetto, ragionevolmente, non un elenco dei farmaci consentiti, impossibile da stilare per i motivi di tipo sanitario sopraindicati, ma che almeno si stabilisca la non punibilità per un automobilista che possa dimostrare che assume certe sostanze sulla base di una prescrizione medica (e stia sicuro il Capitano che nessun medico ordinerà mai cocaina o fentanil).

Umberto Baldo 

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