Stampano banconote false e le distribuiscono in tutta Europa: in manette anche un padovano

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO – CLICCA QUI
Una sofisticata stamperia clandestina specializzata nella produzione e distribuzione online di banconote false in Italia e nel resto d’Europa è stata smantellata dai carabinieri della sezione Criptovalute del Comando antifalsificazione monetaria di Roma. L’operazione, condotta nelle scorse ore, ha portato all’arresto di tre persone e all’indagine di una quarta.
Il cuore dell’attività illecita era a Lido Marini, nel Salento, dove un 25enne aveva allestito all’interno della propria abitazione un vero e proprio laboratorio clandestino per la stampa di valuta contraffatta. In manette sono finiti anche un uomo residente a Lodi e un altro a Padova, mentre una quarta persona – residente a Poggio Picenze (AQ), in Abruzzo – è attualmente indagata a piede libero.
Le accuse contestate, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e distribuzione di valuta falsa e autoriciclaggio.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo era pronto ad espandere ulteriormente il proprio business con l’introduzione di un innovativo macchinario a incisione laser per la falsificazione di monete da 2 euro, un metodo inedito a livello internazionale. Le banconote prodotte, appartenenti a tre nuove classi di contraffazione, erano di altissima qualità, come confermato dalle analisi del National Analysis Centre della Banca d’Italia.
Le investigazioni, avviate nel 2024, hanno preso il via dal monitoraggio di canali Telegram dedicati alla vendita di valuta falsa, pagata anche con criptovalute. Attraverso analisi avanzate della blockchain, i carabinieri sono riusciti a tracciare i flussi di pagamento e risalire all’identità dei componenti della rete criminale. Curioso uno dei dettagli emersi: uno dei promotori dell’organizzazione è stato identificato grazie a una recensione su Tripadvisor, in cui aveva utilizzato lo stesso nickname impiegato per vendere banconote su Telegram.
L’organizzazione aveva messo in piedi un mercato parallelo di valuta contraffatta, con spedizioni anche all’estero verso Francia, Spagna, Germania, Austria e Belgio. Il giro d’affari stimato supera i 180.000 euro.
Durante le perquisizioni sono stati sequestrati banconote e monete false per un valore complessivo di circa 40.000 euro, oltre a tre stampanti professionali e un incisore laser destinati alla falsificazione di monete.