3 Marzo 2025 - 10.04

Svezia, un vero inferno: esplosioni e scontri tra bande trasformano il Paese in un campo di battaglia

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Negli ultimi anni, la Svezia è piombata in un clima di paura e violenza, segnato da una guerra tra bande rivali. Dal 2019, almeno 253 persone sono state uccise da armi da fuoco, mentre dall’inizio del nuovo anno finanziario si contano già 35 esplosioni, una ogni due giorni. Granate, fucili d’assalto e bombe artigianali vengono usati per regolare i conti, trasformando le città in zone di guerra.

A metà gennaio, un ristorante alla periferia di Stoccolma è stato devastato da un’esplosione che ha distrutto anche le attività vicine. “Vivo qui da 39 anni e non ho mai visto nulla del genere”, racconta un ristoratore. “Ora accade ovunque: a Stoccolma, a Malmö… In tutto il Paese abbiamo paura“, aggiungono i residenti.

Adolescenti assoldati per uccidere

Al centro di questa spirale di violenza ci sono i giovanissimi. Youssef, 19 anni, è un trafficante di droga che piazza bombe per le bande. “Trovo i contratti e le persone che li eseguiranno. Io prendo il 60-70% dei soldi“, spiega. Per ogni esplosione incassa tra i 3.000 e i 5.000 euro.

Gli esplosivi sono ormai l’arma preferita: “Un’arma da fuoco costa 2.500-3.000 euro, mentre gli esplosivi solo 80 euro. Sono più redditizi e fanno più danni”, racconta Youssef. Per questo recluta adolescenti sotto i 15 anni, troppo giovani per essere processati: “I più piccoli vogliono cose belle, hanno bisogno di soldi. E non rischiano nulla, al massimo saranno seguiti dai servizi sociali”.

L’ispettrice di polizia Linda Broberg conferma il problema: “In Svezia, chi ha meno di 15 anni non può essere condannato. Gli istigatori li usano e poi li abbandonano, senza temere che li denuncino”.

Le strutture di detenzione minorile sono al collasso. “La maggior parte di loro sono qui per sparare, piazzare esplosivi o uccidere per soldi“, afferma Jonathan Eliasson, direttore di un centro di recupero. Di fronte a questa crisi senza precedenti, il governo svedese sta valutando un inasprimento delle pene anche per i minori.

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