25 Gennaio 2016 - 15.56

TEATRO – Maschera d'oro, inizia sabato 30 la 28esima edizione

BIANCONIGLIO_Settaneme01

Torna il festival nazionale del teatro amatoriale promosso da F.i.t.a. Veneto – Federazione italiana teatro amatori. Si tratta ovvimente della “Maschera d’oro”, alla sua 28esima edizione, che avrà inizio sabato 30 gennaio alle ore 21 sul palco del teatro San Marco di Vicenza. Anche quest’anno saliranno sul palco vicentino compagnie amatoriali provenienti da tutta Italia. Ad aprire le danze sarà il Teatro del Bianconiglio, di Eboli, in provincia di Salerno, con il pluripremiato spettacolo “Settàneme”. Mistero e magia. Oscurità e brividi. Lampi di luce nella notte del tempo, dalla quale affiorano “Settàneme”, spiriti vaganti chiamati a raccontare la propria storia, in un dialetto campano che arriva dritto al cuore, parlando il linguaggio universale dell’emozione.
Prima delle sette finaliste della kermesse – che quest’anno si preannuncia combattutissima, visto l’ottimo livello delle compagnie selezionate – sarà il Teatro del Bianconiglio di Eboli, in provincia di Salerno, protagonista di “Settàneme”, lavoro scritto e diretto da Bruno Di Donato e già pluripremiato. Fra musica e canzoni, suggestioni visive e sonore, alcune anime affiorano dal buio dell’oblio, in un luogo sospeso nel tempo. Sono volti noti o sconosciuti della storia e delle leggende di un Cilento dimenticato. Tra loro ci sono “la strangulatora”, che dava una morte pietosa ai moribondi sofferenti, e il prelato Domenico Cerruto, vissuto nel ‘700 a Eboli e simbolo della parte oscura del clero. Ci sono Angelella Russi, la prima donna della regione ad essere processata per stregoneria, e Natalina, accusata in pieni Anni Cinquanta di essere un licantropo. Ma con loro ci sono anche l’infelice Isabella, condannata a morte per il suo amore contrastato, e l’avvocato De Troiano, difensore dei deboli. Infine, una settima anima, ancora più misteriosa e sfuggente.
Nata nel 2012, la compagnia del Bianconiglio si è rapidamente messa in luce, con un repertorio di opere inedite che fondono folklore e storia. Da due anni, inoltre, fa parte del cartellone nazionale del Teatro Italia di Eboli.
Sul palco saranno impegnati, oltre allo stesso Di Donato, Umberto Del Priore, Angela Matonti, Lucia Lanzara, Francesca Lanzara, Daniela Della Rocca e Serena Urti. Scenografia di Enzo Greco, costumi di Mara Caputo, musiche di Bruno Di Donato e Cristina Peduto.

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