16 Luglio 2024 - 11.43

Tennis mania in Veneto, boom anche a Vicenza

Circa 7.000 spettatori per la durata del torneo e un aumento medio dell’affluenza giornaliera rispetto al 2022 del 150 per cento circa. Basterebbero i numeri registrati nell’ultima edizione di Veneto Open in scena a Gaiba (Rovigo), uno dei pochi al mondo su erba del circuito femminile WTA, promosso dal Tennis Club di Gaiba e sostenuto anche dalla Regione Veneto, nell’anno del riconoscimento a Regione Europea dello Sport, per raccontare la passione del territorio per il tennis, e più generale per tutti gli sport con racchetta e pallina.

Un territorio, il Veneto, che esprime nel complesso oltre 51 mila tesserati Fitp (Federazione Italiana Tennis Padel) nel 2023. In ascesa il tennis, che conta quasi 30 mila appassionati tra agonisti (9.915) e non agonisti (19.811), e il padel, che con quasi 6.500 iscritti (1.708 agonisti e 4.771 non agonisti) viaggia con percentuali di crescita a doppia cifra. Completano il quadro le circa 15 mila tessere tra Beach, Socio, Racchette di Classe, Estive e Sat.

Il Veneto vanta un panorama tennistico vivace e articolato: oltre 260 società affiliate, 480 tornei organizzati e una presenza capillare di squadre a tutti i livelli. Nello specifico, si contano 6 squadre in Serie A, 13 in Serie B, 38 in Serie C, ben 462 in Serie D e 384 squadre dedicate ai campionati giovanili. Si aggiungono 72 formazioni di Veterani e 108 squadre promozionali. Con riferimento agli agonisti, guida la provincia di Verona con 2.399 tesserati, seguita da Treviso (1.810) e Venezia (1.714). Negli amatori, Vicenza si distingue con 4.619 appassionati, mettendosi alle spalle Verona (4.482) e Treviso (3.328).

“I dati descrivono ancora una volta il legame a doppio filo tra lo sport e il Veneto, che nel 2024 è Regione Europea dello Sport. Negli ultimi vent’anni il numero dei tesserati Fitp è quasi quintuplicato, a testimonianza della crescita esponenziale del movimento – commenta Cristiano Corazzari, assessore regionale allo Sport –La passione per questo sport che abbiamo respirato a Gaiba è stata straordinaria. Il Veneto Open è l’emblema di come il Veneto e la sua gente sappiano trasformare i sogni in obiettivi, e quindi in realtà. Da un piccolo campo in disuso a Gaiba, nel Basso Polesine, è nata un’eccellenza sportiva che ha saputo conquistare il panorama internazionale del tennis femminile. Tutto è iniziato nel 2012 con un gruppo di giovani appassionati, che con grande tenacia e passione sono arrivati a creare una struttura unica nel suo genere, tanto da ricevere addirittura nel 2022 una lettera di elogio dal presidente della WTA, Steve Simon: un’area di 20.000 metri quadrati adagiati sulla sponda sinistra del fiume Po, sei campi da tennis in erba naturale, curati con la stessa dedizione e attenzione ai dettagli di Wimbledon”.

“Il mio ingresso in Federazione risale al 2002 e quando mi è stato chiesto di occuparmi di tennis c’erano circa 11.000 tesserati – ripercorre Mariano Scotton, presidente Veneto Fitp – Oggi superiamo quota 51 mila, un risultato che è frutto di un percorso preciso che persegue gli asset federali. La Federazione regionale in quel tempo era stata commissariata e io ero stato chiamato a derimere la questione come una figura di garanzia. Da lì poi sono stato eletto e quello che inizialmente doveva essere un impegno di un paio d’anni si è già trasformato in un ventennio di lavoro. Il merito non è solo mio, alle spalle c’è una grande squadra e insieme alla Federazione centrale stiamo crescendo di anno in anno. Il presidente Angelo Binaghi ha dimostrato una capacità organizzativa incredibile e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

“In Veneto siamo partiti dall’idea di giocare dodici mesi all’anno, con l’aggiunta dei tornei rodeo che sono entrati nell’organizzazione dei circoli. Il tutto implementato da una comunicazione capillare di quello che facciamo e da un canale monotematico come Supertennis che ha riportato in tutte le case il tennis giocato – spiega Scotton – Un altro importante obiettivo è stato quello di avvicinare i più piccoli al tennis, per questo è arrivato il minitennis e adesso non vediamo più le lezioni fatte stando in fila ad aspettare il proprio turno. Per gli istruttori, inoltre, è nato l’istituto di formazione Roberto Lombardi, una vera eccellenza”.

Accanto al tennis, impossibile non registrare l’esplosione del padel. Nel 2023 i tornei organizzati nel territorio sono stati addirittura 50, mentre i campionati hanno visto la partecipazione di 18 squadre di Serie C, 106 di Serie D e 32 per la categoria Veterani. I circoli in Veneto, invece, interessano 83 società affiliate. Quanto agli agonisti, con 443 tesserati Treviso vince la palma della provincia del Veneto più affezionata a questa disciplina, staccando di solamente un tesserato Padova, ferma a 442, e Vicenza, con i suoi 329 giocatori. Treviso è anche la provincia con più amatori (1.574), davanti a Vicenza (1.247) e Verona (775). Ma le sorprese non finiscono qui. “Ora sta arrivando il pickleball, una disciplina che sicuramente saprà coinvolgere grandi e piccoli”, anticipa il presidente Scotton.

“Seguiamo con attenzione la crescita della Federazione, che contribuisce alla crescita e allo sviluppo di questo sport in Veneto – aggiunge l’assessore Corazzari – Un impegno che viene ulteriormente rafforzato dagli straordinari successi ottenuti nell’ultimo periodo dalle atlete e dagli atleti italiani, che rappresentano un esempio da seguire per tutti, soprattutto per i giovani, che nel tennis possono trovare non solo un’attività sportiva, ma anche un’occasione di crescita personale e sociale al di fuori dal campo di gioco”.

A sostegno del titolo Regione Europea dello Sport 2024 è attivo il canale della Regione del Veneto dedicato alla promozione degli eventi sportivi (https://www.culturaveneto.it/it/eventi/sport). All’interno di questo spazio, gli organizzatori possono pubblicare la propria manifestazione e richiedere il logo ufficiale di “Veneto Regione Europea dello Sport 2024”: un’opportunità importante per promuovere il ricco panorama sportivo veneto e valorizzare a tutte le realtà, grandi e piccole, che con passione e dedizione operano nel territorio.

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