Tiktoker veneti: chi sono i nuovi guru del social tra ironia e cultura
Diamo a Cesare quel che è di Cesare o, meglio, diamo a TikTok – e anche a Instagram e a YouTube – quel che è di TikTok.
Scorrendo i reels dei due social più popolari ci si imbatte in orridi influencer passati sotto le mani di compiacenti gommisti, in agghiaccianti venditori di qualsiasi cosa, in influencer da baretto parrocchiale, il tutto a comporre un bestiario parecchio triste; però, a ben guardare, e a ben scegliere, si trovano anche dei personaggi davvero divertenti e capaci di concentrarsi con ironia sui “cliché” tipici della nostra regione.
Ovviamente se ne trovano di campani e di laziali, di siculi e napoletani, ma quelli veneti fanno davvero ridere, forse perché fanno parte della vita intorno a noi e risultano in qualche modo familiari, riportando alla mente ricordi ed esperienze vissute.
Quasi tutti si esibiscono anche dal vivo, in spettacoli teatrali da tutto esaurito e spesso sono anche ospiti di televisioni locali. Se lo meritano? Secondo noi sì.
Partiamo da Marco e Pippo, con i quali in realtà c’è anche “el picoeto” Gaetano e che vantano una lunga esperienza di teatro prima di approdare sui social.
Fanno ridere? Tantissimo, perché percorrono con leggerezza i rapporti di coppia interpretando Duilio e Ines, che poi sono una specie di Sandra e Raimondo in salsa veneta.
Mai volgari, raramente scontati; spettacolari le “telefonate” alla von der Leyen o a Elon Mask.
Una vera star è il Veneto Imbruttito, alias Andreas Ronco, che tra l’altro è anche autore di “La mia parola veneta è …”.
Ronco non è sempre il protagonista dei video, ma spesso è sagace “scovatore” di talenti involontari. Fantastiche le sue incursioni a svelare i malcostumi veneziani, con turisti – ovviamente falsi – ingannati ma anche al loro volta goffi profittatori.
Famosi i reel con i tentativi di pagare il taxi acqueo sul Canal Grande con i buoni del discount e le conseguenti reazioni dei conducenti.
Si potrebbe dire che in qualche modo, oltre a far ridere, metta in luce i “vizietti” locali.
Da Valdobbiadene arriva Nicola Canal, detto Il Canal, che tra l’altro frequenta l’Accademia d’arte Drammatica di Udine oltre a fare l’influencer.
I suoi video sono ricchi di inventiva: quello realizzato per Halloween, con le istruzioni per farsi da sé un costume da grandine è irresistibile. La sua comicità è immediata ma non scontata. È detto il Gran Visir degli influencer perché, come vedremo, tra poco non solo ha tenuto a battesimo altre star dei social, ma continua a collaborare con loro
Di Campodarsego è Mattia Marcato, protagonista con la nonna – arzillissima ottantenne – Anna Marin, di una serie di video che li vede protagonisti di gag esilaranti sempre ambientate in auto.
Sono spontanei, nulla appare “costruito”, la nonna è l’archetipo di tutte le nonne venete, teneramente irascibile e poco propensa a sottostare alle prodezze del nipotino.
È tutto un “va pian Dio mastego” che mette allegria e che non è mai volgare anche quando la nonna si lascia andare a qualche contumelia.
Sono bravi, la nonna quasi più di Mattia.
Venendo ai pezzi da novanta troviamo l’altra grande nonna veneta, ovvero Francesco Baruto aka Barutz: tutto è partito da un video su TikTok registrato per vincere la noia durante il primo lockdown; da quel momento il ventenne di Monselice, di professione commesso in un negozio di articoli per la casa e ballerino di liscio per passione con la fissa per le pulizie, è diventato un fenomeno del web.
La sua dote è indubbiamente l’improvvisazione: “Il mio successo? Non mi preparo mai un copione”, risponde.
Nel suo modo di essere ricorda scene ben note alle famiglie venete. In più aggiunge ai suoi personaggi un effetto amarcord che fa apprezzare figure importanti: “Io le nonne non le ho più, per quello anche ai miei amici dico di tenerceli stretti finché ce li abbiamo perché sono un tesoro”, racconta.
Per strada lo fermano per chiedergli un’imitazione e in sala da ballo le signore fanno a gara per ballare con lui, è qui che prende spunto per le sue scene.
Fantastici anche i video in tandem con Il Canal dove “duellano” in veste di nonne.
Semplicemente meravigliosa Alice Guerra, mestrina di Carpenedo scoperta del solito Nicola Canal.
«È successo tutto all’improvviso e un po’ per caso – dice – sono laureata in Comunicazione, i social mi sono sempre piaciuti, per carità, ma non avrei mai pensato a una cosa del genere. Un giorno ero in montagna con il mio ragazzo e per divertirmi ho fatto il primo video-parodia: è stato un successo, la gente ha cominciato a chiedermi di farne altri». Alice nei social porta il Veneto e il suo mondo: i suoi gatti, i suoi cani, le sue radici. «Sono nata e cresciuta a Mestre. Il mio accento? Prendo un po’ di tutto dalla parlata veneta, per questo può sembrare che sia più simile al padovano che al veneziano». Dalle parodie – da Titanic, Bridgerton – al commento in Veneto dei trend (i video virali) di TikTok, fino al racconto della spesa al supermercato: spontaneità e ironia le sue carte vincenti.
L’ha scoperta anche la Lidl che, vedendo le sue storie all’interno del supermercato, hanno risposto a tema: «Ti invieremo presto un nostro “strafanto”».
Io, se fossi in voi, un giro sui social questa volta lo farei.