30 Giugno 2021 - 17.38

Torna la danza dal vivo a Vicenza: questa sera al Comunale (video)

Per essere aggiornato sulle notizie di cronaca di Vicenza e dintorni iscriviti al gruppo Facebook: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA Per essere aggiornato con Tviweb entra nel GRUPPO FACEBOOK TVIWEB - NOTIZIE VICENZA E PROVINCIA (Clicca qui)

MEMORIE DI INTIME RIVOLUZIONI” DI E CON CHIARA FRIGO E SILVIA GRIBAUDI, IN SCENA AL TCVI MERCOLEDI 30 GIUGNO

Va in scena l’atto finale per Vicenza del progetto regionale A Casa Nostra, una serie di residenze artistiche pensate per abitare i teatri durante i mesi di chiusura, con gli artisti impegnati a lavorare su nuove creazioni e per “riportare” il pubblico nelle sale, quindi “ a casa”, dopo la pandemia. Il progetto, unico nel suo genere e per la sua disseminazione capillare sul territorio, promosso e sostenuto dalla Regione del Veneto, è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Teatro Stabile del Veneto, il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, capofila per i Teatri Comunali; si è avvalso del coordinamento artistico di Giancarlo Marinelli. Delle 8 compagnie di teatro, danza e musica, attive sul territorio regionale coinvolte nel progetto, il TCVI ha accolto in residenza nei mesi di dicembre e gennaio l’Associazione Culturale Zebra, fondata a Venezia dalle coreografe Chiara Frigo, Silvia Gribaudi e Giuliana Urciuoli, attiva nella danza e nelle nuove tendenze artistiche del contemporaneo.

Nel progetto A Casa Nostra, Zebra ha scelto di articolare un percorso ed un viaggio che ha attraversato diverse forme di creatività, con l’obiettivo di innescare relazioni con gli spettatori e i cittadini, a tutti i livelli. Dalle residenze ai laboratori, dagli spettacoli di repertorio a processi di nuove creazioni, tutto è stato attivato per sostenere una comunità intergenerazionale e interculturale attraverso la pratica della danza contemporanea. La comunità diventa così una risorsa collettiva capace di condividere responsabilità, senso di appartenenza e solidarietà, in grado di rigenerare il senso di identità e di sviluppare il senso di appartenenza ai luoghi. Esito finale di questo percorso di elaborazione artistica e sociale attraverso la pratica danza è il nuovo spettacolo, la nuova creazione di Chiara Frigo e Silvia Gribaudi frutto della residenza artistica del progetto che sarà presentata al pubblico in anteprima assoluta mercoledì 30 giugno alle 20.45 nella Sala del Ridotto.

Memorie di Intime Rivoluzioni”, concept, coreografia e interpretazione sono di Chiara Frigo e Silvia Gribaudi, musica dal vivo con Laura Masotto, musiche di Nicola Ratti, è un lavoro che presenta le personalissime visioni creative e concezioni del corpo e delle sue trasformazioni. È una serata creativa che unisce diverse poetiche per indagare cos’è un‘intima rivoluzione. Durante il confinamento ognuno ha percepito il tempo come una variabile irregolare dentro cui il corpo si è trasformato. Nel progetto artistico l’attenzione del tempo si concentra così sulla “divina presenza del corpo” nel presente e sulla sua proiezione verso nuovi scenari, con le personalità delle due artiste che raccontano il tempo presente e contemplano futuri possibili. A questa percezione del tempo si aggiunge il senso della parola rivoluzione: uno spostamento che può essere interno, mache può manifestarsi anche nella forma; la performance infatti valorizza il processo creativo e la relazione con l’altro come atto poetico di condivisione di una crescita comune nel tempo pandemico.

Memorie di Intime Rivoluzioni” prevede nella sua struttura la presenza di un ospite, un artista che portain scena la sua personale testimonianza di rivoluzione, e che varierà in ogni città in cui ilprogetto sarà presentato in seguito. Il 30 giugno al Ridotto sarà ospitato in palcoscenico Andrea Rampazzo, proprio a testimoniare il percorso, le mille sfaccettature diun’esperienza in cui il processo di elaborazione è spettacolo. Rampazzo, danzatore specializzato in progetti di comunità e inclusione sociale che è stato protagonista della residenza di danza in gennaio al TCVI, presenteràun estratto di “F.A.Q. Lab”, la performance collettiva nata da un’indagine socio-artistica realizzata attraverso dei laboratori a distanza (sulle piattaforme digitali) durante la chiusura dei teatri; le domande più frequenti ai diversi nuclei familiari, le F.A.Q. appunto, hanno trovato risposta in azioni fisiche e di movimento, “tradotte” dal performer nella partitura coreografica di “F.A.Q. Lab”.

L’inserimento della comunità nella pratica di danza, si attiva proprio nel dialogo laboratoriale con il territorio, il fil rouge che ha accompagnato l’intero processo creativo della residenza di Zebra, sia con i progetti di comunità di Andrea Rampazzo che con i laboratori tenuti dalle autrici (fisici e online), i cui esiti sono confluiti a pieno titolo nella nuova e ‘rivoluzionaria’ creazione di Frigo e Gribaudi.

II progetto regionale A Casa Nostra, avviato in novembre dell’anno scorso, ha coinvolto 8 compagnie di teatro, danza e musica, attive sul territorio regionale da almeno tre anni, dopo la selezione tramite open call; Fondazione Aida (Verona), La Piccionaia (Vicenza), Malmadur (Venezia), nusica.org (Treviso), SlowMachine (Belluno), Theama Teatro (Vicenza), Zebra (Venezia), Zelda Teatro (Preganziol, Treviso).

I gruppi di lavoro, formati da artisti e staff tecnici, sono stati attivi in residenza in 8 Teatri di altrettante Città durante i mesi di chiusura (il Teatro Comunale Città di Vicenza, il Teatro Comunale di Belluno, il Teatro Ballarin di Lendinara-Rovigo, il Teatro Civico di Schio-Vicenza, il Teatro Salieri di Legnago-Verona, il Teatro Comisso di Zero Branco-Treviso, il Teatro Metropolitano Astra di San Donà di Piave-Venezia e il Teatro Filarmonico di Piove di Sacco-Padova); hanno lavorato a porte chiuse su nuovi progetti artistici con l’obiettivo di “riportare” il pubblico a teatro, consapevole e partecipe, grazie alle numerose attività realizzate sulla rete: masterclass, incontri di audience development e audience engagement, laboratori creativi, incontri con gli artisti, “referendum” sulla scelta degli spettacoli da portare in scena.

Il progetto A Casa Nostra è stato finanziato dalla Regione del Veneto (200.000 euro, delibera n. 827 del 23 giugno 2020 della Giunta Regionale), per “rimettere in moto” il sistema dello spettacolo dal vivo regionale; è stato realizzato nell’ambito dell’Accordo di programma Regione del Veneto e Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, L.R. 22 febbraio 1999, n.7 – art. 51.

In occasione dello spettacolo e per tutti gli appuntamenti in programma al Teatro Comunale di Vicenza fino a fine luglio, è attivo il bar estivo, posizionato all’esterno del Teatro Comunale di Vicenza, adiacente all’entrata, aperto un’ora prima degli spettacoli, nel rispetto delle norme di sicurezza.

I biglietti per “Memorie di intime rivoluzioni” nell’ambito del progetto A Casa Nostra costano 5 euro; sono in vendita online su www.tcvi.it e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (viale Mazzini 39); per recarsi in biglietteria è obbligatorio avere l’appuntamento, da prenotare sulla piattaforma Book2day (bit.ly/prenotaBiglietteriaTCVI) resa disponibile da Develon Group, oppure telefonando in biglietteria allo 0444 324442, negli orari di apertura (martedì, giovedì e sabato dalle 15.00 alle 18.15). I biglietti sono in vendita anche al botteghino del Teatro, il giorno dello spettacolo, a partire da un’ora prima dell’inizio, senza obbligo di prenotazione.

Per essere aggiornato sulle notizie di cronaca di Vicenza e dintorni iscriviti al gruppo Facebook: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA Per essere aggiornato con Tviweb entra nel GRUPPO FACEBOOK TVIWEB - NOTIZIE VICENZA E PROVINCIA (Clicca qui)
VIACQUA
MOSTRA BASSANO
Whatsapp Tviweb
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VIACQUA
MOSTRA BASSANO
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA