Tragico incidente sul lavoro a Maniago: quattro indagati, tra cui una vicentina

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PORDENONE – La Procura di Pordenone ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati per la morte di Daniel Tafa, operaio di 22 anni deceduto nei giorni scorsi all’interno dello stabilimento Stm di Maniago. Tra loro figura anche Rosanna Vaccari, 83enne residente a Vicenza, assistita dall’avvocato Alberto Fenos. Lo riporta nell’edizione odierna Il Giornale di Vicenza.
Secondo le prime ricostruzioni, la professionista avrebbe certificato il macchinario da cui si sarebbe staccata la scheggia incandescente che ha colpito a morte il giovane lavoratore. Con lei, risultano indagati per omicidio colposo anche il titolare dell’azienda – un imprenditore torinese –, il direttore dello stabilimento e responsabile della sicurezza, e un perito di Concordia Sagittaria che aveva effettuato verifiche sulle attrezzature.
L’iscrizione nel registro degli indagati è stata disposta come atto formale, permettendo così ai coinvolti di nominare consulenti tecnici in vista dell’autopsia sul corpo della vittima, prevista per martedì prossimo. La famiglia di Daniel, rappresentata dall’avvocato Fabiano Filippin, ha scelto il medico legale Antonello Cirnelli per assistere agli esami autoptici e agli accertamenti medico-legali.
La dinamica dell’incidente
Il dramma si è consumato nella notte tra lunedì e martedì, poche ore dopo il 22esimo compleanno del giovane. Mentre era impegnato alla lavorazione dell’acciaio per la produzione di ingranaggi industriali, un malfunzionamento avrebbe causato la rottura dello stampo, generando una scheggia incandescente che lo ha colpito alla schiena, uccidendolo sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Spilimbergo, i tecnici dello Spisal e i vigili del fuoco di Maniago.