30 Luglio 2024 - 12.09

Truffa agli anziani: 2 arrestati in città

Nel pomeriggio del 27 luglio i militari della Sezione Radiomobile NOR, in via Bertesina a Vicenza, hanno controllato una Fiat Panda di colore blu, che aveva destato sospetti. Dopo aver seguito l’auto per un breve tratto, i militari imponevano l’Alt. All’interno della vettura c’erano un uomo ed una donna, rispettivamente D.G.G. quarantanovenne e P.V. quarantaduenne, entrambi campani e gravati da precedenti di polizia. Sotto il sedile lato passeggero dell’auto, presa a noleggio qualche giorno prima, è stata rinvenuta una scatola di cartone contenente denaro contante per 470 euro e diversi monili in oro. I due non riuscivano a fornire una spiegazione plausibile nè per la loro presenza a Vicenza nè per quanto rinvenuto . La coppia veniva quindi accompagnata presso gli uffici del NOR per gli approfondimenti del caso, eseguiti nell’immediatezza con la collaborazione dei militari della Stazione di Vicenza. Avendo intuito che quanto rinvenuto potevano essere proventi della classica “Truffa agli anziani”, i militari hanno eseguito una verifica di tutta la zona limitrofa al punto in cui i due erano stati fermati. e’ stat quindi individuata la casadi un’anziana signora ottantasettenne disabile residente in via San Cristoforo che, già raggiunta a casa dai suoi figli, raccontava che poco prima era stata contattata telefonicamente da un soggetto con accento meridionale che, spacciandosi per Carabiniere, la informava che il figlio aveva causato un incidente stradale a seguito del quale era stato arrestato e che per la sua liberazione si rendeva necessario il pagamento di una cauzione. L’interlocutore, tenendo costantemente l’anziana al telefono, la invitava a raccogliere e riporre in una scatola tutti i valori e denaro in suo possesso, dicendole che dopo qualche minuto sarebbe passata a ritirare il tutto una dottoressa che aveva in carico la persona ferita. Infatti, dopo che l’anziana aveva riposto denaro e gioielli in una scatola, riceveva la “visita” di una donna che prelevava i valori. Dalla descrizione dalla scatola, dei valori e del contante, i militari riscontravano l’esatta corrispondenza con quanto rinvenuto durante la perquisizione all’interno dell’abitacolo dell’auto. I due venivano così tratti in arresto nella quasi flagranza del reato di truffa aggrava in concorso.

Oggi presso il Tribunale di Vicenza per l’Udienza di Convalida e rito direttissimo, dopo la convalida dell’arresto venivano entrambi condannati alla pena di mesi otto di reclusione e a 600 euro di multa, con pena sospesa ed immediata liberazione.

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