Truffe online e biglietti alle stelle: il ritorno degli Oasis costa caro ai fan inglesi

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Il ritorno tanto atteso degli Oasis ha portato con sé più disillusione che entusiasmo per migliaia di fan. Secondo quanto riportato dalla Lloyds Bank, almeno 5.000 persone sono state vittime di truffe online da quando è stato annunciato, nell’estate 2024, il tour di reunion dei fratelli Gallagher, che prenderà il via il 5 luglio a Cardiff. Il danno complessivo stimato? Circa 2 milioni di sterline, ovvero 2,3 milioni di euro.
Il caos era cominciato già alla fine di agosto, quando le date annunciate per Cardiff, Manchester, Londra, Edimburgo e Dublino sono andate sold out nel giro di poche ore. Le piattaforme ufficiali erano intasate, i prezzi lievitavano all’ultimo secondo a causa della politica del prezzo dinamico, e i fan frustrati hanno iniziato a cercare alternative.
È proprio lì che le truffe hanno preso piede, soprattutto sui social media. Secondo Lloyds, 9 truffe su 10 sono avvenute su piattaforme del gruppo Meta, in particolare Facebook, dove finti venditori proponevano biglietti a prezzi scontati tramite pubblicità ingannevoli. La banca ha rilevato circa 1.000 vittime tra i suoi clienti, con una perdita media di 436 sterline a testa. Uno dei casi più gravi ha visto un fan truffato per ben 1.700 sterline.
«Il fatto che così tanti raggiri partano da annunci falsi su piattaforme social – spesso in violazione delle loro stesse regole – dimostra che è ora che queste aziende prendano misure più concrete», ha commentato Liz Ziegler, direttrice per la prevenzione delle frodi di Lloyds.
Ma le brutte notizie non finiscono qui. Oltre alle frodi, la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha aperto un’indagine sul sistema dei prezzi dinamici, che adegua i costi dei biglietti in tempo reale sulla base della domanda. Risultato? I biglietti degli Oasis, inizialmente proposti a circa 150 sterline, sono arrivati a superare i 350 sterline.
Ticketmaster UK si è difesa affermando che sono stati i promotori e gli artisti stessi a volere prezzi legati al “valore di mercato”, giustificando così la pratica dei prezzi dinamici.
Il sogno di rivedere gli Oasis sul palco, per molti, si è trasformato in un incubo fatto di biglietti falsi, truffe online e rincari incontrollati. Una reunion storica, sì, ma che rischia di essere ricordata più per le polemiche che per la musica.