TURISMO – come non sembrare un “tedesco” in vacanza
Ah l’estate: tempo di divertimento, rimorchio feroce, spensieratezza, sballo, trasgressione e serate. Ma nella stagione della prova costume, un’altra spada di Damocle rischia di farvi perdere punti e possibilità di acchiappo con amiche (o amici) vecchie e nuove.
E allora ecco i 10 punti di Tviweb per non sembrare un turista sfigato!
Un po’ come i tedeschi, storicamente considerati il prototipo del turista trash.
10 – Calzino bianco
Vabbè, è il sinonimo della sfiga. Evitatelo come la peste anche in estate a meno che non siate quel figo di Rafael Nadal in procinto di calcare il campo da tennis.
9 – Birkenstock
Il sandalo estivo sui piedoni da Hobbit di voi maschietti, a meno che non sia l’infradito concessa esclusivamente per andare in spiaggia, è sempre da evitare. Se poi si parla delle ben note calzature un po’ alla Padre Pio con lacci, fibbie e ditoni pelosi in bella vista, non c’è scampo. L’abbinata col calzino bianco di cui sopra, poi, è arma letale, sappiatelo!
PS: anche se siete donne, belle donne, evitatele, fidatevi!
8 – Ascelle in primo piano? No, grazie!
Anche se la tendenza del 2015 è di avere le ascelle colorate, diciamo “no” alla loro esuberanza estiva nell’uomo: boschive o meno che siano, sempre meglio tenerle nascoste. Per cui niente t-shirt senza maniche: il rischio è quello di costringere all’apnea le malcapitate, magari dopo ore di stravizi delle suddette sotto il sole, o in discoteca.
La soluzione, inoltre, è un buon deodorante: roll-on o spray che sia, previo lavaggio accurato.
La vita è bella, tutto sommato, non roviniamocela così facilmente!
7 – Depilatio: melius abundare quam deficere
Il pelo, simpatica propaggine che sbuca impertinente in vari luoghi del nostro corpo, è utilissimo in inverno e capace di tenere al calduccio le membra anche nei giorni più rigidi, nonché di proteggere le zone più delicate e intime.
Ma l’estate si sa è il periodo del “tutto in mostra”, e allora tirate fuori i vostri rasoi o prenotate una seduta dall’estetista prima di andare in vacanza o semplicemente in piscina. Per le donne è gradita una rasatura delicata all’inguine, alle ascelle e alle gambe, mentre per gli uomini schiena e spalle sono d’obbligo. E occhio al petto villoso: peletti poco invadenti e delicati sì, Foresta Amazzonica con flora e fauna al seguito no. Non siete mica il Banderas pre-Mulino Bianco, eh!
6 – Il mistero del borsello
Fa la sua comparsa solo in questa stagione, silenziosamente e mestamente. Di solito si abbina ai sandaletti del punto 9 qui sopra (accoppiata micidiale!), e in ogni caso resta un mistero: l’uomo che per 9 mesi ha portato in tasca portafoglio, cellulare e chiavi, improvvisamente d’estate sente la necessità di sfoderare il borsellino maschile, magari messo a tracolla, forse in preda alla competizione con le donne, o per semplice vezzo manco fosse la coda del pavone, forse per ricordare i bei tempi dei concerti e delle canne negli anni ’90 o magari perché il suo nécessaire col caldo aumenta di volume. Chissà. Ma va evitato, please!
5 – Chiappe al vento
Beh, se siete giovani e baciate dalla fortuna e da Madre Natura al punto che la ritenzione idrica vi fa un baffo, potete fondamentalmente mettervi tutto, care amiche. Altrimenti il consiglio è quello di lasciare in armadio gli shorts troppo short: i rotolini di cellulite, anche se portata con orgoglio, non sono mai bellissimi da vedere, indi si consiglia di comprarli un pochino più lunghi oppure di sostituirli con altrettanto fresche gonnelline. Scherzi a parte, mostrare sì ma con eleganza e buongusto! Ovviamente non occorre dire che gli shorts esageratamente corti sono vietatissimi agli uomini. Sempre e comunque!
4 – Pic-nic
Amanti dei pic-nic al parco, in spiaggia o in montagna: è la vostra stagione, senza dubbio! Banditi i metri di alluminio che avvolgono i malcapitati tramezzini, come i brick dei succhi di frutta mini, magari alla pera. Meglio una birretta o una bottiglietta d’acqua fresca!
3 – Turismo colto versione burina
Lo spunto è il film capolavoro con Alberto Sordi e Anna Longhi “Dove Vai in Vacanza?”, episodio “Le Vacanze Intelligenti”: due romanacci in giro per la Biennale di Venezia alla scoperta dell’arte contemporanea, con gaffe ad ogni passo. Bene: evitate di parlare sopra alla guida e di sedervi sopra le opere, non è carino. Semplicemente se non siete appassionati del genere, risparmiate tempo e fate dell’altro, no?
2 – Mappone, libroni e giga-gruppi
A costo di sembrare tech-addicted e di andare a sbattere contro i pali della luce camminando con la testa riversa su smartphone o tablet, sempre meglio che girare ingolfati dalle care vecchie mappe, magari non aggiornate, che non si sa mai come richiudere né come cercare le strade. Idem per i libri turistici: in mano ok, purché non siano degli atlanti!
E poi, per i gruppi vacanze a spasso per le città: si consiglia di ridurli da 100 componenti a massimo 15, altrimenti risultereste di intralcio ai cittadini intenti, chissà, magari a lavorare!
1 – Tamarreide
Doppio occhiale possibilmente specchiato e con lenti fluo, catenazze d’oro che scendono sul petto avvinghiandolo, cavigliere con ciondoli grandi come alluci, smalti altrettanto fluo e improbabili, capezzoli turgidi a vista su seni che lasciano poco all’immaginazione, tacchi alti, zeppe e trucco da disco in spiaggia, urlare da ombrellone a ombrellone, i pranzi della domenica in riva al mare tra pasticcio e melanzane alla parmigiana, selfie di cosce come wurstel, atteggiamenti da tronista e corteggiatrici da Uomini & Donne, stereo a palla accanto alla sdraio, roller sul lungomare senza un perché, sul bagnasciuga con borsoni come valigie, “abbella, che te fai un bagnetto con me?” & simili, e chi più ne ha più ne metta.
Beh avete capito: non fate i tamarri!
E buone vacanze a tutti!
di Ilaria Rebecchi