17 Novembre 2022 - 15.57

Ulss8 Berica vince il primo premio agli “Oscar della Sanità 2022”

Concepito inizialmente e diffuso soprattutto nelle grandi aziende, negli ultimi anni il “lean thinking” sta trovando sempre più piede anche nella pubblica amministrazione e in particolare nella gestione degli ospedali, ma la sua applicazione nei servizi socio-sanitari rappresenta una novità praticamente assoluta. Una novità che a livello nazionale parla vicentino: proprio l’ULSS 8 Berica, infatti, è stata premiata agli “Oscar della Sanità 2022” nell’ambito della categoria “Integrazione socio-sanitaria”, istituita per la prima volta quest’anno, per un lavoro di analisi che ha riletto in chiave lean le attività e i progetti della Fondazione di Comunità Vicentina. Un lavoro di analisi che si è aggiudicato il primo premio su 206 progetti presentati da tutta Italia, che sono stati valutati da un comitato scientifico e una giuria composta da oltre 70 esperti.

Come noto la Fondazione di Comunità Vicentina, di cui l’ULSS 8 Berica è appunto uno dei soci, è impegnata in varie attività con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita della comunità locale, attivando le risorse del territorio e promuovendo la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale.

«Tipicamente la lean insegna a creare il massimo valore con la massima efficienza, ottimizzando le risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati – spiega la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica -. È evidente come questo concetto sia di importanza strategica anche nella sanità pubblica, dove la grande responsabilità di rispondere ai bisogni di salute della popolazione deve essere bilanciata con le risorse a disposizione, non solo e non tanto economiche ma anche e soprattutto in termini di personale e dotazioni. Estendere questo modello gestionale ai servizi socio-sanitari rappresenta una strada ancora in gran parte inesplorata, ma che potrà consentirci in futuro di migliorare sempre di più la capacità di azione dei servizi territoriali e in definitiva l’appropriatezza e l’efficacia della presa in carico».

Con questo spirito l’ULSS 8 Berica ha dunque riletto i progetti della Fondazione di Comunità Vicentina nell’ambito dell’integrazione socio-sanitaria secondo i princìpi cardine della lean, a partire dalla creazione del valore, l’organizzazione dei servizi in una logica di processo vista con gli occhi dei cittadini piuttosto che dell’Ente; infine il tema delle risorse, nell’ottica di migliorare il loro utilizzo.

«Per la Fondazione – spiega il presidente Sante Bressan – questo è stato un riconoscimento molto importante perché ha dimostrato che tutto ciò che abbiamo fatto in questi anni e stiamo tuttora facendo va nella giusta direzione e che le reti che stiamo costruendo e coordinando nel territorio rappresentano una buona pratica a livello nazionale nel settore socio-sanitario. Ora dobbiamo continuare su questa strada, proprio perché si è dimostrata giusta, sviluppando ulteriormente le nostre attività. Va riconosciuto alla Direzione dell’ULSS 8 Berica di avere avuto l’acume e la sensibilità di indicare la Fondazione di Comunità Vicentina come una buona pratica, riconoscendo che essa è uno strumento al servizio di tutti i comuni del territorio che vi hanno aderito, una realtà che riesce a ottenere risultati importanti e allo stesso tempo a generare un risparmio di risorse, perché quando si lavora in rete 1più 1 non fa mai solo 2, ma il risultato è sempre molto maggiore, e questo ora ci è stato riconosciuto anche a livello a nazionale».

Gli esempi di progetti realizzati con questa filosofia, dunque coerentemente con i principi della lean, sono molteplici: “Chiavi di casa”, che ha creato una soluzione abitativa per 70 persone disabili favorendo anche la gestione del tempo libero attraverso uscite giornaliere e gite fuori porta; i tirocini di inclusione sociale e lavorativa per persone con importante disabilità attraverso reti con aziende locali, cooperative sociali, enti pubblici, scuole, mense che mettono a disposizione esperienze lavorative ed occupazionali; le “vicinanze solidali”, ovvero l’attivazione di reti di volontari in risposta a bisogni di famiglie o single con figli minori che si trovano in difficoltà nella vita quotidiana per diversi motivi; o ancora “Mai soli”, che prevede azioni di supporto digitale (con apposita app) ai familiari di persone con demenza per l’assistenza domiciliare, per poter contare su un supporto 24h con il medico e i servizi sanitari in caso di emergenza grave, media, lieve o per avere informazioni sui servizi disponibili nel territorio.

«Rileggere questi progetti e l’attività complessiva della Fondazione in una prospettiva lean rappresenta per molti versi una novità assoluta – spiega la dott.ssa Maria Cristina Ghiotto, dirigente dell’Azienda socio-sanitaria vicentina -, ma è interessante osservare come in essi vi siano molti concetti e principi propri del pensiero lean, che dunque può e dovrebbe essere applicato anche all’organizzazione dei servizi territoriali».

Il progetto dell’ULSS 8 Berica ha infatti messo a fuoco alcuni punti di forza utili a orientare anche le progettualità future: il favorire la permanenza della persona nel  proprio ambiente familiare piuttosto che in strutture residenziali; il riorientare l’impegno dei servizi sociali alla prevenzione in luogo del recupero; il rafforzare le competenze della rete (familiare, etc.) e della Comunità permettendo una migliore qualità di vita alla persona; la possibilità di personalizzare l’intervento rispetto al bisogno, senza adattare forzatamente la persona a soluzioni già in essere; la riduzione dei costi sociali grazie ad un utilizzo appropriato delle risorse; infine il saper valorizzare le competenze del Terzo Settore per allargare la rete e ampliare il coinvolgimento.

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