21 Febbraio 2024 - 17.46

Un bassanese alla conquista del ghiacciaio più grande d’Europa

L’esploratore bassanese alle prese con la spedizione artica

alla conquista del Vatnajokull per valorizzare la memoria dell’acqua

Manca poco alla partenza della grande impresa “FERÐASKY – GLACIER EXPEDITION 2024” che vedrà l’esploratore bassanese Stefano Farronato in Islanda, alle prese con un tentativo non supportato di attraversamento integrale della calotta polare del Vatnajokull, il più grande ghiacciaio d’Europa per volume.


Al suo fianco in questa avventura epica altri due arditi esploratori italiani: Roberto Ragazzi e Roberto Fantoli. Il team, dopo un duro addestramento, attraverserà la calotta nella variante da Est a Ovest, e non più da Ovest a Est come ipotizzato inizialmente. Il team ha cambiato strategia dopo essersi confrontato nei mesi scorsi con il Rescue Islandese: l’uscita sarà più complicata, ma si potrà proseguire in modo più sicuro, evitando di avere il vento contrario che in quella zona imperversa fino a 70 o 80 km/h.

La spedizione partirà venerdì 8 marzo 2024 da Snæfell, dopo l’arrivo a Reykyavik il 6, e prevede 12-15 giorni di cammino. Farronato e i compagni affronteranno 180 km sull’Ice cap islandese, resistendo a venti e temperature estreme (fino a – 35°) in completa autonomia, trainando slitte artiche – le pulke – contenenti il necessario per la sopravvivenza. Il Team metterà a dura prova i propri limiti fisici e mentali, consapevole che ogni minimo errore potrebbe essere fatale, testimoniando la forza della perseveranza e dell’abnegazione di fronte alla maestosità e alla crudezza della natura.

Quando si è presentata l’idea di questa impresa – racconta Farronato – non ho esitato un attimo: ci ho già provato nel 2003, ma allora i miei quattro tentativi di accesso al ghiacciaio erano falliti. A quel tempo ero all’inizio delle mie esplorazioni e non abbastanza preparato dal punto di vista tecnico. In più, quello è stato un anno caldissimo e ho fatto l’errore di sfidare il ghiacciaio nei mesi estivi. Ed ero solo. Questa volta, invece, saremo in team. Per me, abituato in solitaria, questa è una novità. Potremo unire le nostre abilità e competenze tecniche. Insieme, sono certo che raggiungeremo l’obiettivo” conclude l’esploratore.

Per Farronato e i compagni questo progetto non rappresenta solamente una sfida personale, ma un’importante occasione per sensibilizzare chi li segue sulla fragilità degli ecosistemi glaciali e sull’importanza di intraprendere azioni concrete per preservarli. Il Vatnajokull, gigante di ghiaccio, autentico monumento geologico nella maestosa isola del ghiaccio e del fuoco, sta purtroppo vivendo un declino nel suo bilancio di massa ed è destinato a sparire.

Il nome stesso del progetto – spiega Farronato – testimonia l’impegno che ci siamo assunti nei confronti dell’ambiente. Ferðaský è una parola in islandese composta da “ferð” che significa “viaggio” e “ský” che significa “nuvole”, quindi letteralmente possiamo tradurla con “nuvole in viaggio. Vogliamo far riflettere le persone sulla minaccia che l’umanità rappresenta per la fragile natura islandese e lasciare una traccia nella memoria di chi ci segue sull’importanza degli alberi (il 92% del nostro Pianeta è vegetale!), del vapore acqueo che producono, dell’acqua, elemento prezioso e vitale. Il delicato ghiacciaio del Vatnajokull, non è così diverso dai nostri ghiacciai delle Dolomiti, ormai quasi del tutto scomparsi” aggiunge.

A testimonianza di questo impegno e della riflessione sull’importanza dell’acqua, Cimberio Spa, azienda leader nella produzione di valvole e componentistica in ottone per i settori termoidraulico, climatizzazione, reti di distribuzione gas e acquedottistica) si è unita all’impresa Ferdasky insieme alla ONG VISPE nel nobile progetto charity “From Ice for Life: un impegno condiviso per la costruzione di un acquedotto in Burundi, portando l’acqua a chi ne ha più bisogno. L’acquedotto, che sarà realizzato nel corso di quest’anno, fornirà circa 30-36 mc/g di acqua al giorno alla comunità di Gishikanwa, andando a soddisfare il fabbisogno idrico della popolazione locale. La spedizione diventerà quindi un volano per sollevare importanti questioni globali.

Roberto Cimberio, CEO Cimberio S.p.A. spiega l’importanza della collaborazione: “L’impresa Ferðaský, legandosi al progetto dell’acquedotto, diventa testimone concreto dell’importanza di un elemento vitale come l’acqua e si propone di sensibilizzare quante più persone possibili su un tema così cruciale. Unendo due mondi così diversi – il gelo del ghiacciaio islandese e il caldo del Burundi – accomunati da una sfida ambientale: difendere l’acqua per difendere la vita».

Dopo sei mesi di addestramento, il team è pronto a partire ma prima, il 23 e 24 febbraio, si metterà alla prova e testerà l’intero equipaggiamento un’ultima volta, nel corso di un’esercitazione sul Monte Rosa.

Ferðaský sarà una grande impresa – commenta Farronato – e sono sicuro che raggiungeremo l’obiettivo perché siamo ben preparati fisicamente, abbiamo altissime competenze tecniche e grande esperienza in situazioni estreme, in più disponiamo del non plus ultra delle attrezzature, frutto di mesi e mesi di ricerche. Abbiamo studiato tutto nel dettaglio per ridurre al minimo i rischi. Possiamo dire che è stato calcolato tutto quello che poteva essere calcolato. Il pericolo è intrinseco, ovviamente, ma noi cerchiamo di abbassare il rischio”.

“FERÐASKY – GLACIER EXPEDITION 2024” ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte e delle province di Verbania e Vicenza, oltre al supporto del CAI Nazionale. Sostengono il progetto, oltre al main sponsor Cimberio S.p.A., gli sponsor tecnici: Mico, Ferrino, Salice Occhiali, Elbec, Garmin, Cormik, 2Ke20, Tipografia Ala, Vispe, Finsubria e Kiwanis Club.

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