Un gruppo di 8 studenti vicentini vincono un concorso internazionale a Valenza
Aurora Buggin, Eleonora Secchi, Giada Ministeri, Giorgia Alberti, Manuel Benetazzo, Manuel Zanuso, Michelle Mutolo e Miroslava Pilastro: sono gli otto studenti vicentini che hanno conquistato il primo premio alla decima edizione del Concorso internazionale del Gioiello Sant’Eligio di Valenza, superando gli altri 88 manufatti in gara progettati da 200 allievi di ben 16 istituti italiani ed europei. I ragazzi, iscritti all’Istituto Tecnico Superiore per la progettazione e lavorazione orafa della Scuola d’Arte e Mestieri del Centro Produttività Veneto, hanno vinto questo prezioso riconoscimento con il gioiello unisex “Take No Hakken”, un cubo in argento stampato in 3D e decorato con lo smalto a fuoco che si trasforma in un pendente. Un progetto nato dalla voglia di avvicinare non solo l’universo femminile a quello maschile, ma anche di unire altri mondi contrapposti: l’Occidente all’Oriente, la tecnologia all’artigianalità. Un’idea che è stata premiata da una giuria composta da operatori del settore, designer e dal direttore creativo della rivista Orafo Italiano.
«Siamo molto orgogliosi di tutti i venticinque allievi che hanno partecipato al concorso – commenta Luigi Barato, docente della Scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza -. Durante l’anno ogni gruppo si è impegnato nella ricerca di forme nuove e originali per progettare e realizzare oggetti preziosi così come richiesto dal concorso. D’altro canto, lo scopo dell’evento è di mantenere vivo e proficuo il contatto tra le scuole e il mondo orafo. Un obiettivo che da sempre caratterizza anche la Scuola d’Arte e Mestieri come dimostra il tasso di occupazione dei ragazzi al termine del percorso: l’85% degli studenti che si sono diplomati lo scorso anno ha già trovato lavoro, mentre almeno la metà di quelli che stanno ultimando il secondo anno ha già sottoscritto un accordo nell’azienda dove ha fatto lo stage».