Un mercoledì da leoni in AGSM-AIM
L’abbiamo aspettata per settimane e, alla fine, è arrivata la Grande Onda del Mercoledì da leoni di AGSM-AIM. Puntuale, dopo rinvii e tentativi di sabotaggio, la resa dei conti tra due scuole di pensiero opposte – favorevoli e contrari – si è consumata in un lungo pomeriggio di accuse, difese, attacchi e smentite, voti favorevoli e voti contrari.
Sul tavolo sono rotolate le teste di Stefano Casali e Francesca Vanzo, mentre la porta girevole della multiutility più calda del Nordest ha fatto entrare, come avevamo anticipato in questa rubrica qualche settimana fa, l’ex parlamentare PD Federico Testa e la docente di economia Angela Broglia. Stefano Quaglino resta sul Trono di Spade, blindato dal sindaco di Verona che fa valere i gradi e soprattutto le quote di partecipazione, oltre il 60% che gli permettono di revocare, con il voto contrario di Francesco Rucco, due dei tre nominati da Sboarina e confermare il Consigliere Delegato a cui il Cda aveva sospeso le deleghe.
Insomma il risultato in serata, dopo le prime due ore passate a discutere la richiesta di Tommasi di stralciare o rinviare i primi due punti all’ordine del giorno: la revoca di Stefano Quaglino e la richiesta dell’azione di responsabilità nei suoi confronti proposte dal Cda uscente con la dettagliata requisitoria di Fabio Sebastiano che ha illustrato i risultati delle relazioni degli advisor, si va ad un board composto da Federico Testa (Presidente-PD), Stefano Quaglino (Consigliere Delegato), Angela Broglia (Consigliere-Centrosinistra) più i vicentini Gianfranco Vivian (Vicepresidente-Lega), Anna Massaro (consigliere-FdI) e Fabio Sebastiano (consigliere-civico).
Tommasi ha votato poi contro sia alla proposta di revoca di Quaglino che all’azione di responsabilità. Rucco si è espresso in senso opposto. E siamo al derby Vicenza-Verona: con gli scaligeri che, nella conferma di Quaglino, chiariscono la posizione innocentista, o quantomeno garantista per il manager, ed i magnagati che non mollano sulla pericolosità delle scelte del Consigliere Delegato, soprattutto sui due filoni dell’acquisto contestato di quote di Compago e sul pacchetto di consulenze milionarie decise in questi anni, sembra, senza alcuna condivisione con il board.
Fonti interne narrano di un avviso ai naviganti lanciato da Rucco sui rischi di non procedere con l’azione di responsabilità e sul riferimento a possibile danno erariale ed intervento della Corte dei Conti. Ma ormai l’onda è arrivata e travolge l’ancien règime di Sboarina con Tommasi, Testa e Quaglino sulla tavola da surf a cavallo di quella stessa onda che ha però un ultimo scoglio interno. Si chiama Gaetano Terrin ed è il Presidente del Collegio Sindacale. Il professionista padovano ha chiarito che, alla luce delle relazioni degli advisor che hanno verificato l’operazione Compago e le consulenze, oltre alle numerose pagine allarmate dell’Organismo di Vigilanza della Holding, sarà lui, in autonomia ed a tutela dell’Azienda, come organo indipendente di controllo, a procedere con l’azione di responsabilità nei confronti di Quaglino.
Insomma più che un film, sembra una serie con colpi di scena visti, ma con altrettanti ancora da vedere. Quello che rimane è una multiutility con un board che sembra l’O.K. Corral di Tombstone con Wyatt Earp e Doc Holiday contro i fratelli Clanton, dove c’è un Consigliere Delegato con mezzo Cda contro e quindi un clima tutt’altro che sereno.
Più che Natale sembra si stia avvicinando la notte di San Valentino di Chicago.
Rimane un rammarico. Il Cda è espressione dei soci, i due sindaci, Francesco Rucco e Damiano Tommasi, in questa vicenda si sono allontanati ed hanno probabilmente sottovalutato il fatto di aver aperto la porta ad una stagione di veleni che va risolta ed archiviata subito. Perchè il bene comune, l’interesse dell’Azienda, non restino solo slogan buoni per una battuta o un post, bisogna connettersi con il mondo reale che sta fuori dalle stanze del potere e che AGSM-AIM la conosce solo per la carta intestata della bolletta sempre più alta che gli arriva a casa.