3 Ottobre 2019 - 13.35

Una gara internazione per creare una società per il trattamento dei fanghi degli impianti di depurazione di Acque del Chiampo e Medio Chiampo

35.000 tonnellate di fanghi disidratati all’anno, due società a controllo pubblico come Acque del Chiampo e Medio Chiampo che attualmente conferiscono queste dimensioni quasi esclusivamente in discariche esterne, meno di tre anni al game over in cui i due impianti non potranno più inviare i rifiuti nel sito attuale perché in esaurimento e la necessità di una soluzione definitiva e sicura dal punto di vista ambientale. E’ questo il concept intorno a cui le due società hanno costruito il bando di gara europea con cui si prospetta la storica criticità.

“Abbiamo dato corso all’indirizzo prioritario ricevuto dai Soci e da fine luglio è on line il bando di gara europea per la scelta di un socio terzo con cui creare una nuova società a cui affidare la progettazione, realizzazione e gestione di un nuovo impianto per il trattamento dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello Vicentino. E’ una tappa essenziale nel percorso per la soluzione di una criticità su cui il nostro territorio, aziende comprese, lavora fin dal 2005” – con questa considerazione di Andrea Pellizzari, Consigliere Delegato di Acque del Chiampo SpA, si è aperto l’incontro di venerdì 27 settembre us con la stampa alla presenza dei rappresentanti dei Soci per una ulteriore visibilità di una gara che scadrà il 23 dicembre 2019 allo scopo di suscitare il massimo interesse e partecipazione da parte degli operatori del settore.

“Nel giorno in cui gli studenti manifestano per la difesa del pianeta e in particolare dell’ambiente” – ha aggiunto Giuseppe Castaman, Presidente di Medio Chiampo SpA, – “ diamo un segnale di concretezza che parla la loro stessa lingua, perchè questa iniziativa va nella loro direzione ed incrocia in modo virtuoso le esigenze di tutela ambientale con il fabbisogno delle imprese senza dover perseguire nello smaltimento  nelle discariche in Italia o nel mondo. “

“Se non si risolve il problema dei fanghi in tempi ragionevoli” – ha aggiunto il Consigliere Delegato all’Ambiente e Sindaco di Chiampo, Matteo Macilotti, – “si rischia la crisi del sistema produttivo e questa gara apre scenari di sfide future che parlano di eccellenza e di tecnologie innovative, penso all’impianto di Copenaghen che oltre a smaltire i rifiuti, genera energia per la città, esempi virtuosi da cui dobbiamo apprendere e riprodurre nelle nostre esperienze. E’ un’ottica non solo locale, poiché l’impianto che realizzeremo, per dare una sostenibilità economica, prevede di trattare una quantità di rifiuti considerevolmente maggiore a quelli prodotti dai nostri depuratori e quindi potrebbe risolvere anche problematiche nella gestione più complessiva dei rifiuti nella nostra Regione”

“C’è un dato politico che va sottolineato come messaggio al nostro territorio” – ha aggiunto infine l’Assessore del Comune di Arzignano, Giovanni Fracasso, delegato a rappresentare il Presidente del Consiglio di Bacino Alessia Bevilacqua, – “ed è la sintonia con cui i Comuni Soci delle due utilities hanno condiviso la location collocata al di fuori del territorio del Consiglio di Bacino per le ragioni esposte anche oggi in conferenza stampa, un impegno con i cittadini che dura da sempre e che è stato il punto di riferimento delle politiche che hanno accompagnato questa gara”

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