Una lavagna interattiva multimediale e due computer per il potenziamento cognitivo dei pazienti di Brain

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO
I 10.300 euro raccolti grazie alla campagna di crowdfunding attivata nei mesi scorsi sul portale ideaginger.it hanno portato in dote a Brain Associazione Traumi Cranici odv una lavagna interattiva multimediale (LIM) e due computer per le attività di potenziamento cognitivo delle persone con lesioni cerebrali acquisite.
Si tratta di strumenti digitali che andranno ad implementare il futuro “Rocca NeuroLab”, il quale verrà ricavato dal recupero dell’ultima ala da ristrutturare della Rocca di Altavilla Vicentina (sede delle attività riabilitative di Brain), ma che fin da subito sono state integrate nelle attività individuali e di gruppo a favore degli ospiti.
“Crediamo molto nel supporto che la tecnologia può dare in questo contesto, così, per avere un prodotto sempre all’avanguardia, abbiamo optato per il noleggio della LIM anziché per l’acquisto. Il nostro fornitore ci garantirà l’assistenza necessaria per tre anni, quindi provvederà alla sua sostituzione con un nuovo modello”, sottolinea la presidente di Brain, Edda Sgarabottolo.
“La lavagna interattiva multimediale è funzionale anzitutto ai progetti di reinserimento lavorativo – spiega la psicologa Francesca Baro –. Attorno alla persona creiamo un progetto che tenga conto delle sue risorse e delle sue difficoltà, delle specificità della mansione richiesta e anche dei bisogni dell’azienda. Per questo collaboriamo con i datori di lavoro e i colleghi, predisponendo delle procedure ad hoc, affinché siano messi nelle condizioni migliori per gestire la situazione. Ecco che la LIM ci aiuta a modulare ancor meglio le strategie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il fatto che lo schermo sia interattivo e più grande rispetto a quello di un normale pc, infatti, ci permette per esempio di simulare i compiti, in genere semplici ma molto specifici, richiesti alla persona sul lavoro e, quindi, di farla esercitare monitorandone al contempo l’andamento”.
La Lim serve anche per le attività di reinserimento scolastico, perché permette di seguire le lezioni a distanza nella fase acuta della malattia e, tramite apposite applicazioni avanzate, rappresenta un valido supporto per coloro che hanno una difficoltà motoria che impedisce di scrivere.
Non solo. La LIM è utile anche per rafforzare la memoria e ricordare, attraverso le mappe mentali, i concetti più importanti e per sviluppare i lavori di gruppo. Nei “gruppi di consapevolezza”, ad esempio, la LIM aiuta a tenere traccia dei racconti che emergono dagli incontri di brainstorming in cui viene affrontato un tema comune a tutti i partecipanti, ossia la propria situazione. Si parla dell’evento che ha scatenato il trauma o la lesione, delle modalità di elaborazione messe in campo, delle difficoltà e delle progettualità future, tra similitudini e differenze.
“Queste dotazioni tecnologiche sono per noi di grande aiuto – conclude la presidente Sgarabottolo – nel percorso individualizzato lungo cui accompagniamo tutti i nostri pazienti, con l’obiettivo di farli tornate al massimo grado possibile di autonomia”.