Una nuova palazzina per i laboratori del Montagna
Nuova palazzina alla cittadella degli studi di Vicenza: laboratori per l’istituto Montagna e spazi “flessibili” per le scuole e la città
La cittadella degli studi di Vicenza diventa più grande. Il presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco ha approvato lo studio di fattibilità di una nuova palazzina da adibire a laboratori per l’istituto superiore “B. Montagna” di via Mora e con un piano terra “flessibile”, a servizio di scuole e città.
L’importo dell’opera sfiora i 2,5 milioni di euro (2.450.000 euro per la precisione, fondi del Pnrr).
Il progetto, condiviso con il Consiglio di Istituto, è stato illustrato stamattina ad una rappresentanza degli studenti nell’aula magna del Montagna dal progettista Domenico Greco dello studio Tetraconsult con il Rup della Provincia Matteo Calabrese. Presenti il presidente Rucco, la Vicepresidente della Provincia con delega all’istruzione Maria Cristina Franco, il consigliere provinciale all’edilizia scolastica Davide Berton e la dirigente scolastica Alessandra Zola.
“Diamo una risposta concreta all’esigenza di spazi dell’istituto Montagna, con una palazzina che sorge a ridosso dell’attuale sede -chiarisce Rucco- ma con un obiettivo che guarda oltre. L’accesso sarà infatti autonomo, in modo da adattarsi alle esigenze che dovessero sorgere in futuro, e con la possibilità di dedicare il piano terra ad attività di aggregazione, sociali e culturali, della scuola ma anche della comunità.”
L’istituto Montagna conta un migliaio di iscritti e numeri in costante crescita. “La pratica in laboratorio è una parte fondamentale dello studio superiore -precisa la Franco- e grazie a questo intervento potremo dare al Montagna spazi adeguati, moderni, performanti, in grado di fornire agli studenti strumenti di apprendimento e di conoscenza utili al loro futuro professionale.”
Il confronto con la dirigente scolastica Zola è stato fondamentale per “disegnare” un edificio funzionale alle esigenze della scuola. E la soddisfazione degli studenti presenti stamattina ha confermato il loro apprezzamento anche dal punto di vista estetico.
“I tempi sono stretti -sottolinea Berton- gli uffici tecnici provinciali stanno dando il massimo per rispettare i vincoli imposti dalla normativa del Pnrr. Entro la primavera del 2023 inizieranno i lavori al Montagna come in tante scuole superiori del vicentino, per un importo che supera i 30 milioni di euro. La Provincia vuole cogliere a pieno le opportunità offerte dai fondi europei, ammodernando e ampliando le scuole di competenza.”
Tornando al Montagna, Provincia e scuola hanno fornito le linee guida che sono alla base del progetto:
- la zona dell’ampliamento è in adiacenza all’edificio esistente, senza compromettere la funzionalità e la fruibilità degli spazi esterni destinati ai parcheggi e alle altre attività degli studenti
- vengono realizzate 8 aule da adibire a laboratorio, destinate ad attività “pratiche”, attualmente eseguite all’interno di aule nell’edificio esistente, che così potranno essere riconvertite alla loro funzione didattica propriamente detta
- l’edificio si sviluppa su tre livelli (terra, primo e secondo) destinando i piani primo e secondo ai “laboratori” e il piano terra ad usi diversi, con uso flessibile (spazi espositivi, spazi per “sfilate”, spazi per il consumo di alimenti, angolo ristoro)
- l’utilizzo del nuovo edificio potrà avvenire anche indipendentemente dall’edificio esistente.
Tempi
Approvato lo studio di fattibilità, Tetraconsult sta già lavorando al progetto definitivo. Entro fine anno dovrà essere affidata la progettazione esecutiva, che andrà in gara con un appalto integrato assieme ai lavori. Entro marzo 2023 devono partire i lavori.
La nuova palazzina
L’elemento di unione, che funge da cerniera tra i due edifici è costituito dalla scala di emergenza già esistente, che diventerà l’accesso e il punto di intersezione dei due corpi.
Il nuovo edificio si presenta con una struttura a blocco, di forma rettangolare, orientato in modo da seguire gli allineamenti delle architetture presenti nell’intorno.
Esternamente l’involucro è stato pensato come un blocco compatto, sollevato da terra mediante la fascia del piano terra a pilastri completamente vetrata, che rende il manufatto galleggiante e visivamente molto leggero, creando continuità con l’area esterna.
Le facciate dei piani superiori sono rivestite con una parete ventilata, che offre beneficio internamente e contemporaneamente crea una pelle architettonica all’involucro con una elevata valenza estetica, dandogli l’effetto di un tessuto, in aderenza con l’indirizzo professionale della scuola. Le pannellature di rivestimento fanno sì che l’immagine dell’edificio muti progressivamente per effetto della luce solare e dell’illuminamento interno. Dal punto di vista funzionale le pareti ventilate proposte presentano notevoli vantaggi funzionali, come protezione totale nei confronti dell’azione di pioggia e vento, isolamento ed assorbimento acustico, elevatissime prestazioni nel comportamento termoisolante sia invernale che estivo per l’instaurazione del regime di circolazione dinamico, totale superamento dei ponti termici.
Gli spazi interni
L’ampliamento è progettato per ospitare 8 laboratori di circa 80 mq l’uno, posti su due livelli, per una superficie complessiva lorda di circa 550 mq per i piani primo e secondo e di circa 430 mq per il piano terra.
Il piano terra è stato pensato come un’agorà, il luogo comunitario per eccellenza, pensato come luogo di didattica informale, che potrà ospitare i ragazzi nel loro tempo libero, o durante le ore di studio libero o di attività individuali, ma che potrà ospitare anche assemblee ed eventi particolari come sfilate e spettacoli, rendendo così “abitabili” zone tradizionalmente solo di passaggio. Le pareti perimetrali in questo livello sono completamente trasparenti e permettono una permeabilità totale tra interno ed esterno.
L’accesso si ha sia dall’edificio principale, per il tramite della scala di emergenza esistente, che direttamente dallo spazio esterno, così da rendere l’edificio autonomo ed indipendente funzionalmente da quello adiacente.
Al primo e al secondo piano, uguali tra di loro, troviamo 4 laboratori specialistici, di circa 80 mq cadauno, oltre a locali di servizio.
Soluzioni green e sostenibilità
L’edificio è progettato per avere un’elevata classe energetica e quindi elevate prestazioni in termini di minimizzazione del fabbisogno energetico annuo e di emissioni di CO2 in atmosfera. L’obiettivo prestazionale che ci si prefigge di raggiungere con il progetto definitivo è la classe energetica A+.
Al fine di mitigare l‘impatto ambientale, principalmente dal punto di vista energetico e per il contenimento dei consumi delle risorse primarie, si è optato già in fase preliminare per alcune soluzioni “green”, tra le quali:
– ottimizzazione dell’uso dell’acqua con strategie di riduzione del consumo e di recupero acqua per usi non potabili
– utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili, come i pannelli solari fotovoltaici
– illuminazione a basso consumo energetico, ricorrendo a lampade LED e a sistemi automatici di controllo dell’illuminazione in ragione della presenza rilevata di utenti e dell’illuminazione naturale, per migliorare il comfort e ridurre i consumi