1 Giugno 2021 - 17.11

Una seconda Torre per Fondazione Città della Speranza

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Una seconda Torre per Fondazione Città della Speranza. È quanto è stato annunciato nel corso dell’Assemblea ordinaria dei soci. La Onlus il 13 maggio scorso si è aggiudicata un lotto di terreno di circa 12.000 mq adiacente alla Torre della Città della Speranza, con l’obiettivo di realizzare una nuova struttura destinata alla ricerca.

Durante l’assise è stato presentato e approvato il bilancio consuntivo 2020, che ha di fatto concluso il 26esimo anno di attività. I risultati del bilancio permangono positivi: la raccolta fondi è pari a 8.461.091 euro; il patrimonio netto è passato da 31.420.809 euro a 33.475.948 euro.

Il 5×1000 evidenzia una crescita continua e importante con 64.425 firme, per un contributo pari a 1.938.231 euro, a testimonianza della credibilità acquisita nel corso degli anni dalla Fondazione.

“La raccolta ha subito nonostante la pandemia una minima riduzione del 2 per cento – ha affermato il Presidente uscente Stefano Galvanin –. Con queste premesse siamo sicuri che l’obiettivo di superare i 10 milioni di proventi sarebbe stato tranquillamente alla nostra portata se l’anno concluso fosse stato un anno normale”. È stata poi sottolineata l’importanza dei volontari, “vero punto di forza della fondazione”, e rimarcato l’impegno mantenuto verso l’Istituto di Ricerca Pediatrica, “deliberando anche nel 2020 oltre 2,2 milioni di euro e approvando per il 2021 2,7 milioni di euro per sostenere l’attività di ricerca”.

L’Assemblea è stata anche l’occasione per eleggere il nuovo Presidente della Fondazione Città della Speranza, Andrea Camporese, e con lui il nuovo Consiglio Direttivo: “Ringrazio il Presidente uscente Stefano Galvanin per quanto fatto in questi tre anni: nonostante la pandemia, ha fatto in modo che la Fondazione crescesse ancora, in termini di progetti, risultati e ricerca. La Città della Speranza è una realtà in salute, dinamica e combattiva, che negli anni è cambiata e ha voglia di cambiare ancora

e di crescere. L’obiettivo di questo triennio è di raddoppiare la raccolta. Le numerose iniziative della Fondazione in questi 26 anni si sono tradotte in dottorati, assunzioni dirette, bandi scientifici, ma non basta: concentriamoci su quanto non abbiamo ancora fatto e faremo, ci aspetta un grande viaggio per i prossimi tre anni”.

Sono intervenuti inoltre il vicepresidente della Fondazione Cariparo, prof. Donato Nitti, che ha ribadito la volontà di Cariparo di rimanere al fianco di Cittàdella Speranza anche per gli anni a venire.

Luca Primavera, da qualche mese amministratore delegato dell’Istituto di Ricerca Pediatrica, si è invece soffermato sulla crescita e sulle potenzialità del centro di ricerca: “Quello che vogliamo fare è aumentarne la visibilità per diventare una Fondazione di livello nazionale. Ci siamo già impegnati in questo senso con una campagna per il 5×1000 con copertura nazionale”.

Antonella Viola, direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica, ha sottolineato i risultati ottenuti nel 2020: l’avvio di una nuova area di ricerca in Cardiologia Sperimentale, la preparazione di un nuovo Report Scientifico che avrà cadenza annuale, un budget di 3 milioni per la ricerca pediatrica con 9 progetti finanziati e la presenza, grazie a un bando di ricerca, di due nuove ricercatrici italiane provenienti dall’estero. La Prof.ssa Viola poi ha esposto i risultati del progetto Covid finanziato da Città della Speranza: “La prima tappa è conclusa, abbiamo pubblicato un primo studio che consente di discernere la malattia severa dalla malattia dal decorso leggero, ma è solo il primo passo di un lavoro ambizioso”. E poi ha ricordato: “Il nostro obiettivo è crescere in modo armonioso insieme al territorio. Non c’è clinica d’eccellenza se non c’è ricerca d’eccellenza”.

“Io ho un sogno, quello di cominciare ad abbattere i muri con le istituzioni”, ha aggiunto il fondatore Franco Masello. “Se non mettiamo insieme sforzi non produciamo risultati. Auspico che le istituzioni ci considerino un’istituzione loro pari e che possiamo sederci allo stesso tavolo per lavorare al bene comune”.

La Prof.ssa Alessandra Biffi, direttrice della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, ha raccontato delle sfide a cui è chiamata la ricerca e dei passi avanti compiuti nell’ultimo anno: “Ringrazio la Fondazione per il finanziamento del Progetto Diagnostica deliberato a fine 2020, che consente di operare una stratificazione dei pazienti e una diversificazione dei trattamenti terapeutici”.

A margine dell’assemblea, sono state inaugurati due laboratori della Torre della Città della Speranza in ricordo del Prof. Giuseppe Basso e del Prof. Modesto Carli e una sala facility in ricordo del consigliere Antonio Zanotto.

Tra gli intervenuti all’Assemblea anche il consigliere della Regione Veneto Fabrizio Boron e la consigliera Stefania Moschetti del Comune di Padova.

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