Una turbina-monumento all’Itis De Pretto
Svelata qualche giorno fa all’ITIS De Pretto una turbina-monumento, uno dei simboli che rappresentano l’ingegno e la passione meccanica della città di Schio. Presenti il sindaco Valter Orsi, l’assessore all’istruzione Katia De Munari, il nuovo dirigente scolastico dell’istituto Giovanni Rizzi e gli ingegneri Stefano Cavallaro, Stefano Rizzi e Leone Battilotti rispettivamente in rappresentanza delle aziende De Pretto, Andriz e degli ex allievi ITIS.
La turbina, restaurata e dipinta con diversi e vivaci colori che ne sottolineano i rispettivi componenti, posa ora fieramente all’ingresso dell’istituto che dal 1960 ha formato generazioni di tecnici qualificati da immettere nel panorama internazionale. Si tratta del secondo esemplare rinvenuto qualche tempo fa assieme alla sorella, già sistemata in un’aiuola della zona industriale, durante gli scavi per la realizzazione della mensa adiacente alle aziende.
Durante la breve presentazione nell’auditorium della scuola davanti alla platea degli studenti, si sono alternati il dirigente scolastico Giovanni Rizzi, e il docente Fabio Pesavento dell’ITIS, Stefano Cavallaro della De Pretto Industrie, Stefano Rizzi della Andriz e Leone Battilotti presidente ex allievi Istituto De hanno sottolineato l’importanza di questo simbolo per la scuola e per ciò che ha rappresentato e non smette di rappresentare: un luogo in cui mescolando ingegno e passione e mantenendo aperto il dialogo nell’alternanza scuola lavoro, il nostro territorio può continuare a essere, come fu definito negli anni ’70 “l’Università della meccanica in Italia”
La tradizione ultracentenaria della De Pretto, nata nel 1885 e oggi guidata dalla famiglia Ciscato, ha segnato da protagonista i mercati internazionali e affiancata alle specificità accorpate nella vicina Andriz continua a essere un punto di riferimento in tutto il mondo.
Il Sindaco Orsi ha ringraziato quanti continuano con impegno a fare la propria parte per la collettività. Anche l’opera di ex allievi ed ex dipendenti delle aziende citate preziosa per realizzare progetti umanitari nei paesi in via di sviluppo. “Siamo partiti dall’energia dell’acqua e con le macchine l’abbiamo trasformata in elettricità” ha concluso il sindaco “che è anche una bella metafora di come trasformando l’energia delle persone si possano fare grandi cose”.