19 Aprile 2023 - 15.28

Università di Vicenza – Proclamato il 1000° laureato in Sicurezza Igienico-sanitaria degli Alimenti (foto)

Il corso di laurea organizzato a Vicenza dall’Università degli Studi di Padova,
in collaborazione con la Fondazione Studi Universitari di Vicenza,
da oltre vent’anni forma figure essenziali per la filiera alimentare vicentina e veneta

È stato proclamato questa mattina il 1.000° laureato in Sicurezza Igienico-sanitaria degli Alimenti (SIA), il corso organizzato a Vicenza dall’Università degli Studi di Padova in collaborazione con la Fondazione Studi Universitari di Vicenza.

Come tutti i percorsi di laurea con sede a Vicenza, anche il Corso SIA – attivato nell’anno accademico 2001/2002 – risponde a uno specifico bisogno di professionalità delle imprese del territorio, nel caso specifico quelle della filiera agroalimentare vicentina e veneta. Il corso, che ha durata triennale, è dedicato infatti allo studio degli alimenti, dalla loro produzione alla tavola del consumatore, e a tutti i possibili pericoli di natura chimica, biologica e fisica che possono portare alla loro contaminazione, tenuto conto del quadro normativo di riferimento nel quale la produzione e trasformazione si realizzano. Il tutto con una forte componente di attività di laboratorio, mentre lo stage obbligatorio durante il secondo semestre del III anno garantisce un primo ma fondamentale momento di contatto con il mondo del lavoro.

Un percorso di studi con una precisa identità, dunque, chiaramente riconosciuta anche dagli studenti fin dal momento dell’iscrizione: «Gli studenti arrivano al primo giorno di lezione ben motivati e già con le idee chiare – spiega la prof.ssa Lisa Maccatrozzo, presidente del corso di laurea -: sono qui perché hanno scelto consapevolmente di approfondire il tema della sicurezza degli alimenti. Del resto le notizie sui casi di contaminazione degli alimenti sono piuttosto frequenti e in generale il tema della sicurezza alimentare è di grande attualità. Tanto più che c’è anche la consapevolezza di essere in un territorio con una filiera alimentare molto sviluppata, che offre dunque importanti opportunità professionali in questo ambito. Inoltre, il numero programmato di 100 posti offre la garanzia di spazi adeguati sia in termini di aule, sia di postazioni in laboratorio, e questo sicuramente favorisce la qualità dello studio: infatti, dalle rilevazioni condotte, i laureati risultano molto soddisfatti delle competenze che hanno acquisito, non solo in termini di contenuti tecnici ma anche in riferimento alle cosiddette soft skills, come ad esempio la capacità di lavorare in gruppo, grazie alle attività di laboratorio, o di comunicare e interagire con i colleghi, attraverso l’attività svolta durante lo stage».

Tutto questo è confermato anche dai tempi rapidi di inserimento nel mondo del lavoro. Infatti circa il 55-60% dei neolaureati trova un lavoro coerente con il percorso di studi svolto entro un anno da conseguimento della laurea, e la percentuale non deve trarre in inganno, perché un ulteriore 20-25% sceglie invece di iscriversi ad un Corso di laurea magistrale.

Rispetto il mondo del lavoro, i laureati possono trovare una valida collocazione in tutte le aziende della filiera alimentare, dunque produttori, trasformatori ma anche realtà della GdO e della ristorazione collettiva, o in alternativa possono operare in libera professione come consulenti e formatori degli operatori del settore alimentare.

Molto importanti sono anche le ricadute della presenza del Corso SIA sul tessuto economico locale in termini di know how, grazie alle collaborazioni con le imprese del territorio. In vent’anni di attività sono stati condotti numerosi progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con le aziende: dagli studi applicati alla valutazione delle prestazioni di nuove apparecchiature per il settore a quelli sul valore nutrizionale degli alimenti di produzione locale fino allo studio della sicurezza al consumo dei prodotti alimentari ottenuti con tecnologie innovative.

Del resto, il corso di laurea ha avuto fin da subito uno stretto collegamento con la filiera locale, come ricorda il prof. Igino Andrighetto, docente del corso di “Produzioni Animali”, tra gli ideatori del Corso SIA: «L’idea del corso di laurea nacque a seguito della riforma universitaria all’inizio degli anni Duemila, che introdusse le lauree triennali, che dovevano avere una forte connotazione professionalizzante, senza togliere la possibilità poi di proseguire gli studi per conseguire una laurea magistrale. Nell’ambito della filiera alimentare, i corsi di laurea già presenti erano tutti incentrati sulla produzione e trasformazione degli alimenti, ma all’epoca mancava una figura che conoscesse sì molto bene le bene tecniche di produzione e conservazione degli alimenti, ma che applicasse queste competenze nella prospettiva della sicurezza del consumatore, in altre parole lavorando per la salute e il benessere del consumatore. Era una figura innovativa, che si rivolgeva a tutte le aziende del settore ma in particolare alle aziende della GdO. L’idea di questa nuova professionalità suscitò subito un notevole interesse da parte dei soci fondatori della Fondazione Studi Universitari di Vicenza, dunque Provincia, Comune e Camera di Commercio, così come tra le Associazioni di Categoria e direttamente in alcune aziende locali dell’industria alimentare, e proprio questo forte interesse condiviso portò alla decisione di attivare il nuovo corso di laurea a Vicenza».

Sul rapporto tra il Corso SIA e il bisogno del territorio in termini di specifiche competenze richiama l’attenzione anche Adamo Dalla Fontana, presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza: «Nel Vicentino c’è un’antica tradizione della filiera alimentare, basti ricordare che l’industria casearia ha avuto proprio a Thiene un luogo ove si è sempre fatto grande attività di sviluppo e innovazione in questo settore, e ancora oggi c’è una forte presenza di aziende che operano nella produzione e trasformazione degli alimenti, così come di imprese che forniscono beni e servizi collegati alla filiera. Oggi, anche questo settore deve confrontarsi con uno scenario sempre più complesso e competitivo, basti pensare alla necessità di rispettare normative sempre più rigorose che investono tutti gli ambiti della produzione alimentare: questo richiede competenze sempre più specialistiche e aggiornate e la presenza del Corso SIA a Vicenza è sicuramente un elemento di vantaggio competitivo per le nostre aziende, tanto più in un momento di generale difficoltà per le imprese nel reperire le competenze di cui hanno necessità».

Oggi dunque il Corso SIA ha tagliato il traguardo dei primi 1.000 laureati forte di risultati assolutamente lusinghieri, ma già sono in programma alcune novità destinate a innalzarne ulteriormente gli standard qualitativi: «L’obiettivo è agevolare gli studenti nel seguire le lezioni per far sì che possano studiare con sempre maggior profitto, conclude la prof.ssa Maccatrozzo. Per questo motivo, considerando che il 79% degli iscritti è composto da studenti lavoratori e che molti sono pendolari, dal prossimo anno accademico inseriremo nel piano di studi una parte di didattica online per il 10% del monte ore complessivo, mettendo così in pratica quella didattica innovativa sulla quale l’Ateneo di Padova ha fatto notevoli investimenti, con l’impiego di strumenti e metodologie finalizzati a garantire anche tramite il web uno studio coinvolgente nonché l’interazione attiva con il docente».

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