25 Ottobre 2024 - 11.33

USA – Per liberare i fratelli Menendez serve una nuova condanna, secondo il Procuratore di Los Angeles

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Il procuratore distrettuale di Los Angeles, George Gascón, ha raccomandato una nuova condanna per i fratelli Menéndez, condannati per l’omicidio dei genitori nel 1989, in un’iniziativa che potrebbe consentirne il rilascio. Dopo aver valutato nuove prove, Gascón ha suggerito la rimozione dell’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata, aprendo alla possibilità di scarcerazione immediata, dato che Erik e Lyle Menéndez erano giovani all’epoca dell’omicidio.

Durante una conferenza stampa, Gascón ha dichiarato che, sulla base delle nuove prove, “una nuova condanna è appropriata” e che la raccomandazione verrà presentata in tribunale. Un giudice valuterà il caso il mese prossimo. Questa svolta rappresenta un’importante vittoria per i fratelli e i loro sostenitori, i quali sostengono che il tragico gesto sia stato motivato da anni di abusi fisici e psicologici subiti dal padre. I procuratori inizialmente avevano sostenuto che l’omicidio fosse motivato dall’avidità e dalla volontà di accedere all’eredità multimilionaria.

Gascón ha affermato di credere alle testimonianze dei Menéndez sugli abusi subiti: “Sono stati vittime di un’enorme quantità di disfunzioni e maltrattamenti in casa,” ha spiegato. “Dopo quasi 35 anni in carcere, credo abbiano scontato il loro debito con la società.”

La drammatica vicenda dei fratelli Menéndez attirò inizialmente l’attenzione dei media internazionali e ha visto una rinnovata notorietà con serie televisive e documentari su Netflix, mentre su TikTok molti utenti hanno trovato nuovi motivi di simpatia per i due, generando una rete di sostenitori. Anche Kim Kardashian è intervenuta, affermando che il caso è più complesso di quanto sembri e sostenendo che i fratelli si sentissero costretti a un atto disperato per sfuggire a una situazione insostenibile.

In carcere, Erik e Lyle hanno conseguito lauree e partecipato attivamente al recupero di altri detenuti, impegnandosi in percorsi di riabilitazione e mentoring. “Pur sapendo di non poter essere liberati, hanno scelto la strada della redenzione,” ha detto Gascón.

I cugini dei Menéndez, presenti alla conferenza, hanno elogiato il coraggio del procuratore: “È un giorno di speranza per la famiglia,” ha dichiarato Karen VanderMolen, nipote della madre dei fratelli, riconoscendo finalmente gli abusi subiti dai cugini.

Le nuove prove includono una lettera di Erik Menéndez, risalente a poco prima degli omicidi, che secondo gli avvocati corrobora le accuse di abusi, e il racconto di un ex membro della boy band Menudo che ha dichiarato di essere stato vittima di molestie da parte del padre dei Menéndez. “Non si discute l’omicidio; resta da stabilire il grado di responsabilità morale dei fratelli, considerando tutte le circostanze,” ha spiegato Gascón.

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