8 Gennaio 2024 - 11.06

Vacanze diverse? 3 località europee da scoprire

di Alessandro Cammarano

Siamo praticamente ancora in vacanza, satolli di bolliti e panettone, con i trigliceridi impazziti per le crapule e le transaminasi alle stelle per via delle immancabili discussioni coi parenti tipiche dei pranzi natalizi.

E allora perché non concederci una via di fuga “scappando” qualche giorno all’estero, dove tutto sommato gli alberghi sono meno cari rispetto agli spropositi italici – nelle città d’arte, ma non solo, un due stelle scrauso viaggia sui 200 € a notte – e permettono di respirare aria e cultura diversa, sempre che non si appartenga alla categoria di quelli dell’“ehhh, ma quello che abbiamo noi in Italia …” che fa tantissimo provinciale.

Il modesto scriba si permette di suggerire tre destinazioni europee un po’ fuori dalle solite rotte turistiche – capitali, grandi città, ecc. – facilmente raggiungibili e capaci di riservare meravigliose sorprese sia da punto di vista storico-artistico che godereccio-culinario.

Partiamo!

TOURS

Capoluogo del Dipartimento dell’Indre et Loire è la città dove si parla il francese più puro, una sorta di Firenze gallica, e nella quale si odono ancora i passi di Leonardo da Vinci e che ha dato i natali a Honoré de Balzac.

Tours non è una meta turistica tra le più famose e frequentate in Francia, ma è una tappa che merita, magari anche per fare base per visitare la zona della Loira e i famosi castelli. Scopriamo allora insieme cosa vedere a Tours.

La città sembra avere due anime ben distinte. Di giorno è una tranquilla cittadina adagiata sulle rive della Loira, lungo la quale passeggiano le famiglie e pedalano decine di ciclisti. Quando scende il sole il suo centro storico, la Vieux Tours, diventa il fulcro della vita mondana, con decine di locali, bar, ristoranti che ospitano studenti universitari, giovani e meno giovani tra proposte di cucina etnica o tradizionale francese, birra e musica dal vivo.

La cosa migliore è perdersi per le strade strette della Vieux-Tours, che si aprono improvvisamente sulle case medievali a graticcio di Place Plumerau o sulla piazzetta in fondo alla quale campeggia la cattedrale di Saint Gatién, meraviglioso esempio di gotico fiammeggiante e ricca di vetrate mozzafiato.

Poi ci sono le rovine della Basilica di Saint Martin, fatta spianare da Napoleone e della quale rimangono solo due torri campanarie e poi c’è la meravigliosa passeggiata lungo la Loira.

Le persone sono talmente cortesi che non sembra nemmeno di essere in Francia e l’offerta enogastronomica è notevole e capace di soddisfare i palati più raffinati.

Da non dimenticare che Bordeaux è vicinissima e dunque la cultura del vino è anche nella Tourenne quasi una religione.

SEGOVIA

Capitale della comunità autonoma di Castiglia e León si raggiunge comodamente in treno da Madrid.

Come molte città spagnole è un agglomerato di secoli di storia: municipio romano, importante città araba per poi tornare in mano ai re cattolici dopo la Reconquista è luogo capace di stupire per bellezza e fascino.

L’itinerario ideale per una visita parte dal must per eccellenza della città: l’Acquedotto Romano. Se arrivate in treno in città, il bus dalla stazione vi lascerà proprio davanti all’acquedotto. Da qui iniziate ad esplorare il centro storico, ammirando dall’esterno la Casa De Los Picos e arrivando fino a Plaza Mayor, il suo cuore pulsante. Irrinunciabile la visita alla grande Cattedrale e salendo anche sul suo campanile, così come imperdibile il quartiere ebraico, visitando anche la piccola ma

caratteristica Iglesia del Corpus Christi, per poi dedicarsi alla visita del meraviglioso Alcázar, la fortezza araba. Infine godetevi una passeggiata sulla Muralla de Segovia, le mura che circondano il centro storico.

Non si può ripartire senza aver assaggiato il “cochinillo”, ovvero il maialino arrosto che è il piatto forte della cucina segoviana.

ÉVORA

Rimanendo nella penisola iberica, ma spostandoci in Portogallo, è imperdibile Evora, la perla dell’Alentejo.

È la città fortificata meglio conservata del Portogallo ed è ricca di storia.

Di origine romana, nel XV secolo fu residenza dei re del Portogallo e questo diede un notevole impulso alla vita culturale della città; per secoli rimase uno dei più importanti centri commerciali e religiosi del Portogallo ed oggi è una vivace città universitaria.

Questa storia millenaria ha lasciato numerose tracce, che rendono Évora una meta imperdibile durante una vacanza in Portogallo. Basti considerare che il numero di attrazioni dichiarate monumenti nazionali è secondo solo a quello di Lisbona: un dato impressionante, se si mette a confronto l’enormità della capitale rispetto a questa piccola cittadina.

Splendido il Tempio Romano e suggestivi la Cappella delle Ossa e il Colégio do Espírito Santo sede di una delle università più antiche d’Europa.

Stupenda da visitare di per sé, Évora è anche la base ideale per esplorare l’Alto Alentejo, affascinante regione dell’entroterra spesso snobbata dai turisti, caratterizzata da un suggestivo paesaggio di uliveti e cittadine fortificate.

La cucina, tra terra e mare, è meravigliosa: imperdibili l’accoppiata vongole-maiale nello stesso piatto e l’agnello dell’Alentejo, così come i “dolci conventuali”, tenendo anche conto che si beve benissimo grazie alle otto zone di produzione locale che offrono rossi corposi e bianchi equlibratissimi.

Se non si fosse capito adoro le destinazioni mediterranee e le tre proposte potrebbero far parte di un itinerario da percorrere in auto, magari partendo proprio da Tours e scendendo verso Sud, con tappe consigliate Tolosa o Carcassonne, e se sbagliate strada e vi perdete può essere che vi ritroviate a Bilbao o a Pamplona; mica male

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