11 Settembre 2024 - 15.08

Vendemmia 2024: le prospettive venete

Le impressioni e le proiezioni per la vendemmia 2024 dei Consorzi Asolo Prosecco e Vini del Montello, Caluso Docg, Carema e Canavese Doc e Tutela Vini Trasimeno. A raccontare quali sono le prospettive i tre presidenti, tra cambiamento climatico e nuove esigenze dei mercati.

CONSORZIO ASOLO PROSECCO E VINI DEL MONTELLO

Presidente Michele Noal

​Il Consorzio Asolo Prosecco e Vini del Montello si appresta ad affrontare la vendemmia 2024 con ottimismo, nonostante le difficili condizioni climatiche di maggio, giugno e luglio. Grazie all’impegno dei viticoltori e al supporto tecnico, le vigne sono state preservate e si prevede una raccolta di qualità.
​Dopo l’eccessiva piovosità di maggio e giugno, seguita dalle calde e secche giornate della seconda metà di luglio, le intense piogge registrate tra la fine di luglio e l’inizio di agosto hanno contribuito a ripristinare l’equilibrio idrico delle piante, favorendo una produzione stabile sia in quantità che qualità. Con l’aumento del mercato dell’Asolo Prosecco Superiore Docg (+15% annuo), il Consorzio ha deciso di richiedere la riserva vendemmiale per garantire stabilità di prezzo e sostenibilità per l’intera filiera. Il presidente Michele Noal considera il 2024 un anno di transizione, durante il quale potrebbero essere adottate nuove misure per valorizzare il prodotto e proteggere gli interessi di tutti gli attori coinvolti.

CONSORZIO DI TUTELA CALUSO DOCG, CAREMA E CANAVESE DOC

Presidente Bartolomeo Merlo

La primavera piovosa e l’estate calda preannunciano una vendemmia di buona qualità per i vini Caluso Docg. I tempi di maturazione sono sostanzialmente in linea con quelli delle scorse annate; tra pochi giorni infatti i viticoltori di Caluso e Canavese inizieranno la raccolta dell’Erbaluce, varietà che beneficia del microclima favorevole dell’Anfiteatro Morenico. La quantità di uva sarà inferiore rispetto agli anni precedenti: nelle zone meno ventilate sono comparsi peronospora e oidio, mentre le piogge durante la fioritura hanno impedito a molti grappoli di maturare. La produzione stimata è dunque inferiore del 30% rispetto alle annate precedenti. Nonostante queste difficoltà, il clima caldo ha favorito la crescita e la peronospora è stata comunque tenuta sotto controllo. Attualmente, i produttori stanno monitorando attentamente i livelli di zucchero negli acini. Inoltre, la presenza della Popillia Japonica, pur creando alcune difficoltà, non impedisce la continuità della produzione. I grappoli selezionati per il passito sono sani quasi ovunque: nella zona nord del Canavese, infatti, sono stati riscontrati alcuni casi di peronospora.
​Per quel che riguarda la denominazione Carema Doc, le uve si confermano nella maggior parte dei casi eccellenti, dimostrando la solidità della produzione nonostante un lieve calo nella quantità di Nebbiolo e alcune variazioni nella qualità delle uve rosse.
​Anche per il Canavese Doc si prospetta una buona annata: la qualità delle uve barbera, neretto e freisa è buona, mentre la quantità è leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni. Le prime attività di raccolta delle basi spumante inizieranno la prossima settimana, seguite a breve dalla vendemmia delle uve destinate al passito, promettendo risultati eccellenti.
​In generale il Canavese si conferma come una zona di grande valore per la viticoltura, con una produzione che continua a mantenere elevati standard di qualità e una buona capacità di soddisfare le richieste del mercato.

CONSORZIO TUTELA VINI DOC COLLI DEL TRASIMENO

Presidente Emanuele Bizzi

Le premesse per la vendemmia 2024 sono ottime, sia in termini quantitativi che qualitativi. Le uve presentano una maturazione fenologica ideale per essere raccolte nelle tempistiche previste, senza anticipazioni o slittamenti. Dopo una primavera fresca, infatti, l’estate calda ha permesso lo sviluppo di grappoli sani, evitando l’insorgenza della peronospora come accaduto lo scorso anno. In linea generale, quindi, la gestione agronomica è stata molto più semplice rispetto al 2023. Se le prospettive in termini di prodotto sono molto positive, la vera sfida per le aziende, oggi, riguarda il mercato: i soggetti sono moltissimi così come l’offerta, superiore alla domanda. È necessario mettersi al tavolo e ragionare su come costruire un vero e proprio sistema agricoltura, un progetto comune e territoriale forte, perché la competizione è molta e le dinamiche di mercato stanno evolvendo sempre più verso un consumo qualitativo e limitato di vino.


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