VENETO – Appalti truccati, la maxi-inchiesta arriva anche a Vicenza
Sono circa quattrocento i finanzieri del Comando Regionale Friuli-Venezia Giulia che sono stati impegnati ieri nel Triveneto e in tutto il territorio nazionale nell’operazione Grande Tagliamento, con acquisizioni documentali, perquisizioni e sequestri disposti dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Gorizia, dove è partita l’inchiesta, presso 120 società e 220 soggetti in 14 regioni all’interno di un’indagine che punta su appalti di opere pubbliche per un valore di oltre un miliardo di euro. Gli indagati sono un centinaio, nessun arresto finora. Tra i reati ipotizzati anche l’associazione a delinquere. Le gare d’appalto che sarebbero state alterate sono 150. Diverse sono le stazioni appaltanti coinvolte, nelle sedi delle quali i finanzieri stanno acquisendo documenti: Autostrade per l’Italia, Anas, Veneto strade Spa , Autovie Venete Spa ,Commissario per l’emergenza della mobilità riguardante la A4, Friuli Venezia Giulia Strade Spa, Concessioni Autostradali Venete Spa, Commissario per l’emergenza traffico in province Treviso e Vicenza, le società che gestiscono gli aeroporti di Trieste, Treviso, Venezia, Verona, la Regione Friuli e le società competenti per i porti di Trieste e di Monfalcone.
Tra gli altri, ieri la guardia di finanza ha perquisito la sede di un’impresa del Vicentino, più propriamente di Sandrigo, la “Costruzioni generali Girardini spa”. Perquisiti uffici e residenze di quattro indagati, che tramite gli avvocati si dicono estranei al tutto: l’amministratore Pierluigi Girardini, la co-amministratrice Elisabetta Manetti, il pensionato Giampaolo Pizzolato, responsabile dell’ufficio gare fino al 2017 e Aldo Crema, consulente aziendale.