VENETO – Arrestata la banda della forchetta (del bancomat)
Si è conclusa ieri mattina con l’arresto di due persone, un’articolata indagine condotta da personale della Polizia di Stato e dei Carabinieri nel Veneto e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia.
Gli uomini del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia assieme al personale del Comando Provinciale Carabinieri di Treviso, hanno portato in carcere un quarantenne bulgaro ed un ventenne moldavo che orbitavano tra le province di Venezia e Vicenza e che sono risultati gli autori di circa 60 episodi criminali riconducibili al fenomeno del “cash trapping” nei territori di Venezia, Treviso e Padova.
Il cash trapping è una tecnica criminale con la quale vengono messe in atto frodi nei confronti degli utenti che utilizzano sistemi di prelievo automatico di danaro (ATM) e consiste nell’inserimento di una sottile lamina di metallo nella fessura delle apparecchiature Bancomat da cui fuoriescono le banconote (cosiddetta “forchetta”).
Gli autori di questa tipologia di crimine effettuano una prima operazione con una carta di credito valida, prelevando una cifra minima e, all’erogazione del contante, inseriscono nello sportello del contante la “forchetta” che blocca l’erogazione delle banconote. Al termine dell’operazione, gli esecutori rimangono nei paraggi attendendo che una ignara vittima effettui una regolare operazione di prelievo di denaro presso l’ATM compromesso.
Il malcapitato utente non vedendosi consegnato tramite lo sportello il danaro, e convinto di una anomalia tecnica, si allontana dall’apparecchiatura Bancomat permettendo così ai malviventi di recuperare la forcella, unitamente alle banconote trattenute da quest’ultima. Le indagini condotte dal personale della Polizia Postale e da quello dell’Arma, inizialmente distinte, si sono riunite a seguito dell’individuazione dei medesimi autori dei reati.
L’identificazione dei responsabili è avvenuta mediante il raffronto delle operazioni di prelievo effettuate sulle decine di Bancomat coinvolti e l’analisi di tutti i circuiti di videosorveglianza connessi ai singoli ATM oggetto degli attacchi.
Redazione tviweb – fonte: carabinieri