Veneto – Affittano B&B, lo occupano e lo trasformano in rifugio per sbandati: proprietario e condomini esasperati
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PADOVA – Una storia incredibile quella che arriva da via Pontevigodarzere, dove un appartamento trasformato in B&B è stato occupato abusivamente, diventando un rifugio per decine di sbandati. Il proprietario, un professionista padovano, racconta con amarezza il calvario iniziato lo scorso ottobre, quando una coppia, dopo aver prenotato e pagato una settimana di permanenza, ha deciso di non lasciare più l’immobile.
Dall’occupazione alla disperazione
Ciò che sembrava una tranquilla soluzione di affitti brevi si è trasformato in un incubo per il proprietario. Dopo i giorni concordati, la coppia ha rifiutato di andarsene, affermando di voler occupare la casa. Presto l’appartamento si è riempito di persone: da una decina si è passati a contare fino a 30 individui, che usano la casa per lavarsi, cucinare e fare feste.
Le condizioni del condominio sono rapidamente peggiorate. I vicini denunciano rumori incessanti, sacchi di rifiuti lasciati in giardino e danni alle forniture. Gli occupanti avrebbero effettuato allacci abusivi a luce, acqua e gas, creando preoccupazione per la sicurezza degli altri residenti.
Il tentativo di sgombero
Il proprietario, identificato con le iniziali L.S., ha sporto denuncia ai carabinieri. Un primo intervento delle forze dell’ordine aveva portato a liberare temporaneamente l’immobile, ma la coppia è rientrata poche ore dopo, forzando le serrature e riprendendo possesso della casa. “Abbiamo cambiato la serratura, ma non è servito a nulla”, racconta il proprietario.
Le forze dell’ordine hanno spiegato che per uno sgombero è necessaria un’autorizzazione giudiziaria. Nel frattempo, la situazione resta critica: “Mi sembra di vivere un film dell’orrore”, ammette L.S., ormai esasperato.
La rabbia dei vicini
Anche i vicini sono esasperati. “Non riusciamo più a dormire per il caos. Paghiamo noi per la loro elettricità, e la qualità della vita nel palazzo è crollata”, denunciano. Preoccupati per i bambini coinvolti, sperano in un intervento dei servizi sociali.
Un appello alle autorità
Mentre il proprietario attende una risposta dalla Procura, chiede un intervento deciso: “Non è possibile che le leggi permettano situazioni del genere. Questo immobile è la mia proprietà, e non so più cosa fare”.
La vicenda, che ha già attirato l’attenzione della stampa, pone l’accento su una problematica sempre più diffusa: l’occupazione abusiva e le difficoltà dei proprietari nel far rispettare i loro diritti.