VENETO – Bimba di tre anni annegata: indagato il papà

Aggiornamento

Ugue Kemgou Nguefack, il padre di Akyra, la bimba morta annegata in una canaletta della zona industriale di Ponte San Nicolò (Padova) domenica scorsa, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, per non aver impedito la tragedia. La bimba era annegata dopo essersi allontanata dall’area pic nic dove la sua famiglia, con altri connazionali camerunensi, si era ritrovata. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Francesco Lazzeri. 

La notizia di lunedì

Una bambina di 3 anni è morta ieri pomeriggio alle 18, annegata in una canaletta di scolo nella zona industriale di Ponte San Nicolò (in provincia di Padova). La bimba, Akyra Kemgou Nguefac, si trovava sul posto con i genitori, originari del Camerun ed una ventina di connazionali provenienti dalle province di Padova e Venezia per un pic nic. Una zona prediletta dalla comunità, da molti anni stanziata in Veneto, per i ritrovi domenicali. La bambina si sarebbe allontanata dai genitori, camminando lungo un prato per poi scivolare nella canaletta. Non vedendola più, i genitori ed i loro amici hanno iniziato a cercarla, trovandola immobile e priva di sensi in acqua. Sul posto sono stati chiamati i sanitari del Suem con l’elisoccorso, che hanno tentato di rianimarla ma la piccola è morta poco dopo al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico di Padova. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della compagnia di Piove di Sacco per chiarire se vi siano delle responsabilità. Il padre è un 39enne camerunense da anni residente con la famiglia a Padova. Dopo la tragedia arriva il cordoglio del sindaco di Ponte San Nicolò, Gabriele de Boni: “La comunità camerunense – ha scritto – da molti anni si ritrova nel nostro territorio per passare del tempo insieme e questa è una tragedia che tocca la nostra comunità”