VENETO – Carnevale senza scontrino: raffica di multe a Venezia
Con l’arrivo di decine di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo per il Carnevale, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Venezia hanno attuato un piano di interventi straordinario per garantire lo svolgimento di un Carnevale all’insegna della sicurezza sul piano economico e finanziario.
In particolare, i militari del I Gruppo Venezia, con la collaborazione del personale della Polizia Locale, dell’Ispettorato del Lavoro, dei Vigili del Fuoco e della S.I.A.E. di Venezia, come negli anni passati, hanno dedicato particolare attenzione alle esclusive feste in maschera in svolgimento nei principali palazzi nobiliari di Venezia: le decine di controlli eseguiti non hanno evidenziato situazioni di feste abusive o non preventivamente autorizzate allo svolgimento di pubblici spettacoli, pur essendo emerse diverse violazioni in materia di lavoro.
Infatti, le Fiamme Gialle, nel verificare la regolarità dei lavoratori impiegati e la tracciabilità dei metodi di pagamento utilizzati per corrispondere gli stipendi, hanno identificato decine di lavoratori e addetti, oltre a vari operatori economici, tra ditte individuali e società, individuando, presso le manifestazioni controllate, 11 lavoratori completamente in nero.
Al riguardo, sono in corso controlli fiscali su associazioni culturali coinvolte nell’organizzazione di diversi eventi controllati, finalizzati a riscontrare la regolarità delle stesse dal punto di vista fiscale.
Nell’ambito di altri controlli a contrasto del sommerso da lavoro, invece, sono risultati 29 i lavoratori irregolari/in nero, scoperti in attività lavorativa, principalmente, presso bar, ristoranti, pizzerie e minimarket: 2 di questi risultavano, peraltro, percettori di indennità di disoccupazione.
Non sono mancati, poi, i controlli strumentali sulla corretta memorizzazione dei corrispettivi e sul rilascio della ricevuta fiscale, che hanno permesso di riscontrare ben 101 violazioni (la percentuale irregolarità supera il 60%), in gran parte concentrate nel centro storico veneziano: si tratta, per lo più, di bar, negozi di souvenir, attività di ristorazione.
In quattro casi è stata proposta all’Agenzia delle Entrate la sospensione temporanea dell’attività commerciale perché nei confronti di queste attività, nel corso dell’ultimo quinquennio, sono state constatate quattro violazioni della medesima specie.
I militari del I Gruppo, in collaborazione con la Polizia Locale di Venezia, hanno anche proseguito con successo i controlli congiunti nei confronti delle strutture ricettive extra alberghiere: delle 68 strutture ricettive controllate tra Venezia e Chioggia, 6 sono risultate totalmente abusive, operando senza alcuna autorizzazione e in totale violazione delle leggi vigenti, altre 2 strutture sono state sanzionate poiché hanno dichiarato una capacità ricettiva inferiore a quella effettivamente riscontrata durante l’accesso, mentre per 39 sono emerse varie violazioni amministrative, relative al mancato rispetto delle prescrizioni imposte dalla normativa regionale. Per altre 7 strutture, inoltre, è stato constatato l’omesso versamento dell’imposta di soggiorno nonché l’omessa presentazione della dichiarazione di redditi non dichiarati per oltre 50.000 Euro.
Sono state intensificate, inoltre, anche le attività a contrasto dei prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, a tutela della salute dei consumatori e a garanzia degli operatori economici onesti.
Gli interventi eseguiti negli ultimi giorni (una quindicina, sia in Centro storico che tra Mestre, Riviera del Brenta e Chioggia) hanno portato al sequestro di oltre 250.000 articoli di carnevale irregolari, che si sommano ai 182.000 prodotti non sicuri sequestrati la settimana scorsa e agli oltre 50.000 sequestrati nella giornata di ieri, per un totale di oltre 482.000 prodotti, principalmente maschere e costumi di carnevale.
Anche la componente aereonavale del Corpo ha intensificato le attività di competenza, eseguendo, nel periodo di Carnevale, 22 controlli di polizia marittima ed esercizio abusivo del trasporto non di linea.
Le attività sono in parte in corso e non sono state individuate, ad oggi, irregolarità.