VENETO – Cgia: “A giugno lo Stato ha incassato 63,9 miliardi di tasse
A giugno il fisco ha cominciato seriamente a presentare il “conto” agli italiani: l’Ufficio studi della Cgia di Mestre ha stimato in 63,9 miliardi di euro l’ammontare complessivo delle tasse che, entro ieri, sono state versate nelle casse dello Stato.
La Cgia precisa che giugno, assieme a novembre, è da sempre il mese dove si concentra il maggior numero di scadenze fiscali. Gli imprenditori, in particolar modo quelli di piccola dimensione, subiscono 80 scadenze tributarie e contributive ogni anno.
Nello scorso mese l’impegno economico più gravoso ha riguardato il pagamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, che ammontano a 13,9 miliardi. Per i contribuenti con scadenza mensile (imprese e autonomi), il versamento dell’Iva relativo a maggio ha toccato i 13 miliardi.
Altrettanto oneroso il versamento del saldo 2022 e dell’acconto 2023 relativo all’Ires, pari a 12,7 miliardi. Il pagamento della prima rata dell’Imu-Tasi sulle seconde-terze case, sui capannoni, gli uffici e i negozi è costato 9,8 miliardi. Il saldo 2022 e l’acconto 2023 dell’Irap valgono 4,9 miliardi.
L’Irpef in capo a tutti i lavoratori indipendenti e agli altri percettori di reddito è costata 3,7 miliardi, mentre la Tari ha fatto incassare 2,6 miliardi.