Veneto – Continua la guerra alle nutrie: abbattuti 66.700 capi
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“Si amplia quest’anno lo sforzo della Regione contro la nutria, una specie dannosa non solo per l’attività dei nostri agricoltori, ma anche per la sicurezza idraulica dell’intero territorio che deve proteggersi dai fenomeni meteorologici che si fanno più violenti a causa del cambiamento climatico. Per questo la Regione ha scelto di aumentare gli investimenti finalizzati all’eradicazione della specie: il bilancio di previsione 2025-2027 stanzia 500 mila euro all’anno per il triennio per combattere la nutria. È necessaria ora la collaborazione di tutti i soggetti attuatori previsti dal Piano regionale di controllo della Nutria: le risorse ci sono, è il momento di mettere in campo ogni sforzo per tutelare il nostro territorio”.
Lo dice l’assessore regionale al Territorio e alla Caccia, Cristiano Corazzari, che interviene sul tema del contrasto alla nutria. La Regione del Veneto nel 2021 ha adottato, nell’ambito della legge regionale 15/2016 “Misure per il contenimento finalizzato alla eradicazione della nutria”, il “Piano regionale di controllo della Nutria” in vigore fino a dicembre 2025 al fine di governare gli sforzi a livello territoriale coinvolgendo tra i soggetti attuatori Enti Parchi, Consorzi di Bonifica, Comuni e Polizia provinciale.
“La nutria è una specie importata nel 1929 a scopo di allevamento per produrre pellicce e da allora, complice la mancanza di misure adeguate di controllo, la carenza di predatori e l’adattamento a un habitat come quello veneto particolarmente favorevole, si è diffusa in modo incontrollato – prosegue Corazzari-. Il rodigino e il veronese sono tra i territori che per caratteristiche di ampiezza e di presenza di corsi d’acqua risultano i più frequentati dalle nutrie. Nel 2023 nelle sole province di Rovigo e Verona sono stati abbattuti rispettivamente 23.039 e 35.600 capi per un totale di circa 58.600 capi, numeri da confrontare con il dato regionale di 66.700 capi abbattuti. Le abilitazioni complessive rilasciate, a fine 2023, a operatori per l’attuazione del piano di controllo per la provincia di Rovigo sono 1104 e per quella di Verona 2.300”.