25 Giugno 2024 - 10.06

VENETO – Lavoratori “in nero” e senza norme di sicurezza: sospese e multate aziende del settore occhialeria

Prosegue l’impegno dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Belluno nell’azione di controllo economico del territorio, con particolare riguardo al lavoro sommerso e ai possibili fenomeni di impiego di manodopera clandestina.

In questo contesto, nell’ambito di una mirata azione a tutela del distretto industriale dell’occhialeria da parte della Tenenza di Feltre, sono stati svolti – congiuntamente con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Belluno e il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) della ULSS 1 “Dolomiti” di Belluno – una serie di interventi nei confronti di aziende operanti nel settore dell’occhialeria e gestite da cittadini marocchini (2° generazione presente in Italia).

In particolare sono stati scoperti 6 lavoratori “in nero” e 7 irregolari con gravi violazioni, sia sul piano fiscale (omessa effettuazione delle ritenute per oltre 5 mila euro) che in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro (mancata formazione dei lavoratori e mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuali). L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Belluno ha decios quindi per la sospensione dell’attività imprenditoriale, nonché la contestazione, a vario titolo, ai datori di lavoro con sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 11.700 euro fino ad un massimo di 70.200 euro.

Le aziende controllate risultavano in precedenza gestite da soggetti cinesi, che hanno successivamente abbandonato il territorio feltrino per stabilirsi nelle zone di confine del trevigiano. I lavoratori irregolari e in nero scoperti sono provenienti prevalentemente dall’Afghanistan, dal Pakistan e dal Bangladesh, nonché dal Marocco, terra di origine degli attuali gestori delle aziende controllate.

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