VENETO – Manifestanti pro-Palestina causano 80 mila euro di danni all’Università Ca’ Foscari
La rettrice dell’Università Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, ha espresso profonda preoccupazione per gli atti vandalici che hanno colpito sei sedi dell’ateneo a Venezia e a Mestre il 2 e 3 luglio scorsi. L’episodio ha causato danni significativi, stimati attorno agli 80 mila euro, inclusi danni a serrature, telecamere, apparecchi elettronici e sfregi alle facciate di pregio architettonico.
Secondo la rettrice, questi atti non rappresentano espressioni di solidarietà per la situazione in Palestina, ma piuttosto gesti violenti e ingiustificabili. Lippiello ha sottolineato che la cifra per riparare i danni equivale a molte borse di studio destinate agli studenti, evidenziando il grave disprezzo per il patrimonio pubblico.
Particolarmente preoccupante è stato l’imbrattamento del Portale di Ca’ Foscari, un manufatto del XV secolo con rivestimento in pietra d’Istria estremamente delicato. L’ateneo ha informato la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e sta per avviare un intervento di ripulitura stimato intorno ai 16 mila euro.
La rettrice ha espresso amarezza non solo per i danni materiali, ma anche per il significato più profondo di questi atti vandalici: l’Università è stata colpita come luogo di ricerca, insegnamento e dialogo, all’interno di una città patrimonio mondiale dell’umanità come Venezia.
Lippiello ha ringraziato tutte le istituzioni e le persone che hanno manifestato solidarietà, ribadendo l’importanza di preservare e tramandare questo bene comune per le generazioni future.