7 Marzo 2025 - 17.10

Veneto – Larve nella pasta della mensa. Ipotesi sabotaggio, l’azienda attacca: “Chi deve pagare pagherà”

Aggiornamento

«Finora siamo stati in silenzio in attesa dell’esito delle analisi, più che sicuri che avrebbero accertato il buon operato della nostra Azienda. In questi giorni la reputazione di Dussmann, che solo nel 2024 ha prodotto e servito più di 50 milioni di pasti, è stata gravemente infangata. Chi deve pagare, pagherà. Noi andiamo avanti a testa alta».

Con queste parole, Francesco Garrubba, Direttore della Filiale Sviluppo Ristorazione Scuole, commenta i risultati delle analisi di laboratorio che hanno identificato i corpi estranei, ossia larve del coleottero tenebrio molitor, facilmente reperibili nei negozi di articoli per la pesca e l’acquariofilia. La notizia è riportata da Trevisotoday, che si è occupata nelle scorse settimane della vicenda.

L’ipotesi di sabotaggio, precedentemente emersa, è ora confermata. Le larve, infatti, al momento del ritrovamento erano vive, il che non solo esclude la loro presenza originaria nella pasta al sugo, poiché sarebbero state cotte, ma suggerisce che siano state volutamente aggiunte ai piatti. Inoltre, l’ispezione del Nucleo Anti Sofisticazione dei Carabinieri non ha riscontrato irregolarità, e tutte le persone informate sui fatti sono già state interrogate.

Dussmann, che opera nel settore della ristorazione da oltre 40 anni, con serietà e competenza, sottolinea il rispetto verso i propri collaboratori e i beneficiari del servizio. L’azienda considera l’accaduto un atto gravemente lesivo e ha presentato un esposto alla Procura di Treviso per sabotaggio da parte di ignoti. Dussmann auspica che le indagini vengano portate avanti e che il responsabile venga identificato e sanzionato. Nel frattempo, l’azienda ha intensificato i controlli interni su produzione, distribuzione e personale per prevenire simili incidenti in futuro.

Infine, Dussmann rileva che, sebbene molti media abbiano riferito correttamente i fatti, alcune testate hanno trattato la vicenda in modo distorto, danneggiando l’immagine dell’azienda e compromettendo i suoi rapporti con gli stakeholder. L’azienda si riserva il diritto di tutelarsi in sede legale.

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

CLICCA QUI

Nuovo caso di cibo contaminato nelle mense scolastiche del Trevigiano. Dopo la denuncia per la presenza di larve nella pasta servita agli alunni di una scuola primaria di San Cipriano di Roncade, un altro episodio ha acceso le polemiche sulla qualità dei pasti forniti nelle scuole della zona.

Il 13 febbraio scorso, una bambina di 10 anni della scuola primaria di Fagarè della Battaglia, nel Comune di San Biagio di Callalta, ha trovato un pezzo di plastica in una polpetta di merluzzo servita a mensa. L’episodio è stato immediatamente segnalato alle maestre presenti, che hanno documentato il ritrovamento con fotografie e informato la dirigenza scolastica, il Comune, l’Ulss 2 e l’azienda fornitrice del servizio. La madre della bambina ha poi presentato denuncia ai carabinieri del Nas di Treviso.

Nel frattempo, cresce l’indignazione dei genitori. Dopo il ritrovamento delle larve nei piatti di pasta a San Cipriano, alcune famiglie hanno organizzato un sit-in di protesta davanti all’istituto scolastico. A Monastier, Comune servito dallo stesso fornitore, alcuni genitori hanno deciso di ritirare i propri figli prima di pranzo per evitare che consumassero i pasti della mensa.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla qualità del servizio e sulla necessità di maggiori controlli per garantire la sicurezza alimentare dei bambini.

VIACQUA

Potrebbe interessarti anche:

VIACQUA